E’ una notte da ricordare per il calcio femminile italiano. Una notte che può davvero segnare l’inizio di una svolta. Fiorentina e Brescia accedono agli ottavi di finale di Champions League femminile. Non è chiaramente la prima volta che entrambe le nostre compagini raggiungono questo obiettivo nella stessa edizione, ma contestualizzando le vittorie possiamo capirne la portata.

La Viola impatta in Danimarca

Partiamo dalle campionesse d’Italia della Fiorentina: partite al sorteggio come non teste di serie (sono debuttanti nella competizione) sono state abbinate al Fortuna Hjorring, formazione danese accreditata della quinta piazza nel ranking UEFA.

Una squadra rognosa, forte fisicamente. E’ vero che non è la squadra che abbiamo visto incontrare il Brescia due volte e il Tavagnacco qualche anno fa, ha perso diversi elementi di esperienza, ma è pur sempre una squadra del Nord Europa. La Viola ha giocato d’autorità al “Franchi” portando a casa una vittoria che poi risulterà decisiva. Nella gara di ritorno in Danimarca, mercoledì sera, in condizioni ambientali al limite, una Fiorentina gagliarda ha sofferto, ha combattuto, ha giocato da squadra e conquistato uno 0-0 che vale la qualificazione. Non si è limitata a difendere la formazione di Fattori-Cincotta, ancora costretti (vista l’assenza di Parisi) a giocare con il 3-4-3 con Guagni e Vigilucci esterni a tutta fascia: qualche occasione in contropiede è arrivata, e per poco la Viola non è riuscita a segnare il gol che avrebbe ammazzato la gara, soprattutto con Linari su calcio di punizione.

Nel complesso una qualificazione strameritata per la Fiorentina, che ora si affaccia al sorteggio degli ottavi di finale (partite a novembre) come una debuttante più da evitare che da sperare di trovare per le avversarie.

L'impresa del Brescia

Stesso discorso per il Brescia: la formazione di mister Piovani ha giocato una delle partite più belle di sempre contro l’Ajax.

A differenza della Fiorentina, le Leonesse dovevano ribaltare lo 0-1 (immeritato) subìto sette giorni fa in Olanda. Al “Rigamonti” Piovani ripropone il 3-5-2 con Giacinti e Sabatino in avanti con Girelli in mezzo al campo libera di inventare. Decisivi i calci d’angolo: dai 2 soli corner battuti dal Brescia in partita sono scaturiti i gol.

E su entrambi c’è lo zampino di Daleszczyk: sul primo, a metà primo tempo, la palla si è insaccata direttamente; il secondo è valso l’assist per l’intervento in area di Monica Mendes a sette minuti dal 90’. Quella stessa azione che nel recupero della partita d’andata non è valsa il pareggio, ha regalato la qualificazione al ritorno. Buffo il calcio, probabilmente è proprio per questo che l’amiamo. Lunedì 16 ottobre ci saranno i sorteggi degli ottavi di finale: le gare saranno giocate l’8-9 e 15-16 novembre.