La vittoria dell'Inter nel derby è già solo un ricordo: per provare a superare il Napoli, in una delle trasferte più insidiose della stagione, Luciano Spalletti ha chiesto ai suoi di ripartire da zero. Infatti è necessario rimanere con i piedi ben saldi per terra per evitare l’ubriacatura che una stracittadina vinta al novantesimo può generare. Che ci sia grinta e concentrazione lo si capisce già dalla conferenza stampa, in cui il mister arriva perfino ad intimare al giornalista di Repubblica che azzarda un pronostico favorevole per il Napoli di rimanere a casa, se proprio non riesce a dare una possibilità ai nerazzurri.

Infatti per il tecnico questa sfida arriva in un momento in cui la squadra sembra più sicura e pronta a vedersela contro chiunque.

Il bel calcio del Napoli

Non che Spalletti sottovaluti gli avversari: “Il loro gioco è uno spot per il calcio, si tratta di una squadra forte, arrivata dove aveva programmato – spiega l’allenatore nerazzurro – in campo non concedono niente a nessuno, quindi devi cercare di superarli, anche se sarà difficilissimo, visto che riescono a dominare il gioco, condizionando chi li affronta”. Il mister nota come anche durante le partite perse l’atteggiamento dei partenopei sia stato quello giusto, tanto che avrebbero potuto portarsi a casa i tre punti. E poi c’è sarri che “se avesse continuato a lavorare in banca oggi sarebbe il ministro dell’Economia”.

Parole di stima per il collega da parte del tecnico di Certaldo, che confessa anche come abbia fatto gli straordinari in questi giorni per studiare qualche sistema per batterlo.

Un Inter da battaglia

Se questo lavoro extra abbia portato buoni frutti non lo dice, ma spiega che sarà necessario sfidarli a viso aperto per avere la meglio: “Ormai ci siamo dentro fino al collo, non ci sono scorciatoie, dobbiamo provare in tutti i modi a creare loro dei problemi”.

Magari con il possesso palla, riuscendo nella difficile impresa di evitare che siano loro a farlo. Per Spalletti sarà necessario rivedere in campo lo stesso atteggiamento della gara contro il Milan, quando dopo il 2-2 i giocatori nerazzurri andavano a riprendersi i palloni, anticipando i raccattapalle, pur di riuscire a vincere la gara.

Bisognerà mostrare i risultati del buon lavoro fatto finora, così come il Napoli sta beneficiando dei tre anni di lavoro con Sarri. L’importante è continuare ad avere quella capacità di saper “cogliere l’attimo”, ricordandosi sempre di giocare per la squadra.

La lotta al vertice

Spalletti scherza anche su chi in questi giorni ha parlato di squadra fortunata, arrivando perfino ad escogitare un’inedita classifica dei pali a favore: “Ho sicuramente il vento in poppa, per tutto quello che mi è successo, ma ne vedrete ancora delle belle perché ho molta più fortuna di quella vista finora”. In una situazione simile, con il secondo posto in classifica, è impossibile non pensare allo scudetto, come ha fatto Moratti: “L’ex presidente ha giustamente fatto riferimento ai sogni dei tifosi – chiarisce il mister – nella realtà, per vincere il campionato, bisognerebbe arrivare davanti alla Juventus”.

Ma per Spalletti non vanno dimenticate nemmeno la Roma e la Lazio, che si sta distinguendo per mentalità, gioco, struttura fisica e capacità di Inzaghi. In più c’è il Milan che, come dice Montella, ha tutte le qualità per rientrare nel giro. L’Inter dovrà vedersela con tutte queste squadre, a cominciare dal Napoli che unisce la bellezza del gioco ai risultati concreti: “Ma anche noi stiamo migliorando di volta in volta, puntiamo a giocare bene partite che ci diano emozioni; quella con la capolista sicuramente non deluderà”.