Al consiglio federale con il nome del nuovo ct o un traghettatore in attesa di incassare il sì di un big a giugno? Carlo Tavecchio resta aggrappato alla poltrona di presidente della Figc ma si ritrova con diverse gatte da pelare dopo l’eliminazione dal mondiale. Il massimo esponente del calcio italiano sperava di rilanciare le sue quotazioni con il sì di Carlo Ancelotti. Il nome dell’ex allenatore del Milan avrebbe messo d’accordo addetti ai lavori e tifosi azzurri. Quasi certamente Tavecchio dovrà rivedere i suoi piani perché il cinquantottenne di Reggiolo sembra orientato a dire no alla panchina della nazionale.

L’agente Fifa Giovanni Branchini ha anticipato a Radio Deejay la decisione dell’allenatore esonerato il mese scorso dal Bayern Monaco. Il tecnico starebbe valutando con attenzione le offerte ricevute da alcuni club della Premier League.

Dalla lista dei papabili si sfila Allegri

Il tecnico sarebbe stato sondato anche dal Paris Saint Germain per la prossima stagione e resta un nome caldo per la panchina del Milan. Ancelotti non farà da salvagente a Tavecchio che ora dovrà studiare con i suoi più fidati collaboratori per quale soluzione trovare dopo aver incassato i no in serie di Conte, Mancini ed Allegri. Il tecnico della Juventus ha ribadito in conferenza stampa che non ha nessuna intenzione di allenare la nazionale.

La soluzione interna porterebbe alla promozione di Gigi Di Biagio, reduce dalla semifinale continentale con l’under 21, o in alternativa a quella di Alberico Evani, protagonista al mondiale under 20 e recentemente promosso nello staff di Ventura. La sensazione è che alla fine si opterà nuovamente per un allenatore di club.

Mazzarri o Guidolin al posto di Ventura?

Due le ipotesi concrete con Mazzarri sponsorizzato da Ulivieri, ed entusiasta di allenare la nazionale, e Francesco Guidolin che Tavecchio aveva già contattato per la sostituzione di Antonio Conte. Non sono da escludere clamorosi colpi di scena nel corso dell’assemblea di lunedì. Il presidente della Figc non dovrà affrontare soltanto la questione commissario tecnico.

Il movimento italiano chiede riforme concrete dopo la clamorosa eliminazione da Russia 2018. Format dei campionati, settore giovanile, figure dirigenziali di prestigio (Paolo Maldini) per rinverdire i fasti di una scuola calcistica reduce da cocenti delusioni in serie. Per restare aggiornati sulle notizie di calcio cliccare segui a lato della firma dell'autore dell'articolo.