La sconfitta con il Napoli ha aumentato la tensione nel rapporto già difficile tra Montella e Mirabelli. Al centro della polemica ci sarebbero le ultime scelte di formazione del tecnico campano che per ben sei undicesimi ha schierato giocatori già presenti nella rosa dello scorso anno.

Cento milioni tra panchina e tribuna

Kalinic, Borini, Kessie, Musacchio e Bonucci sono gli unici, tra i calciatori acquistati nel corso della faraonica campagna acquisti estiva, ad essere stati schierati nell'undici di partenza del big-match contro la prima della classe.

Massimiliano Mirabelli, pertanto, continua a non condividere le scelte di Vincenzo Montella e, del resto, l'allenatore ha sottoscritto insieme alla dirigenza ogni singolo acquisto del calciomercato estivo e continua ad escludere a turno i nuovi arrivati, parcheggiandone buona parte tra panchina e tribuna. Due settori ricchissimi se consideriamo che proprio nell'ultima partita il costo totale dei giocatori non utilizzati ammonta a 100 milioni di euro, non contando i 25 dell'infortunato Andrea Conti.

Montella, da Berlusconi ad oggi

Vincenzo Montella è stato, di fatto, l'ultimo allenatore dell'era Berlusconi: ha avuto il compito di traghettare il Milan in uno dei periodi più difficili degli ultimi anni.

Il giallo del closing, rimandato più volte, i dubbi dei tifosi riguardo la nuova proprietà e la bassa qualità della rosa non hanno turbato particolarmente l'allenatore che è comunque riuscito a portare un trofeo a Casa Milan, la Supercoppa Italiana, a raggiungere il sesto posto con la conseguente qualificazione in Europa League ed a tenere unito lo spogliatoio.

Dal 28 giugno 2016 ad oggi Montella ha allenato il Milan in 62 gare ufficiali ottenendo esattamente 31 vittorie, 13 pareggi e 18 sconfitte: la percentuale di partite vinte è esattamente del 50%, discreto risultato, ma non abbastanza da restare agganciati dalle prime che continuano ad allungare. Insomma, non è esattamente un ruolino di marcia da Milan.

Tensione a Milanello

Se lo scorso anno Montella è stato elogiato dai più per aver fatto giocare bene in molte occasioni una rosa di non eccelsa qualità tecnica, quest'anno sono in molti a criticarlo: malgrado le difficoltà comprensibili di trovare un equilibrio in campo con tutti i nuovi acquisti, i 230 milioni spesi sul mercato e le aspettative create mettono in cattiva luce anche quanto di buono è stato fatto. L'equilibrio dello spogliatoio, sempre precario tra vecchi giocatori e nuovi arrivati, ha iniziato a mostrare i primi segni di cedimento e le esclusioni da una parte e dall'altra continuano a spaccare la squadra in due tronconi, tra i giocatori della proprietà italiana e quelli della proprietà cinese.

Mirabelli non ha gradito le scelte di Montella e avrebbe espresso chiaramente la sua posizione: schierare alcuni dei "vecchi" come Bonaventura e provare Locatelli nell'inedita posizione di mezz'ala si sono rivelate decisioni troppo sperimentali per l'importanza della partita, poi persa. L'opzione Gattuso non è stata ancora del tutto scartata dal ds rossonero e non sarebbe certamente impossibile, a questo punto, vedere ad un certo punto l'ex centrocampista rossonero traghettare la squadra fino a fine stagione. Questo per dire che la panchina di Montella continua a traballare.