Il destino della Nazionale deve ancora decidersi, ma il primo a fare le spese della disfatta con la Svezia è stato Giampiero Ventura, sollevato dopo due giorni dall'incarico di CT. Mentre la Federcalcio si trova nel caos dopo le dimissioni di ieri del presidente Tavecchio, spuntano clamorosi retroscena su quanto è successo prima della sfida decisiva di San Siro.

In particolare Premium Sport ha riportato che ci sarebbe stato un duro scontro tra Ventura e i "senatori" della nazionale, in disaccordo sul modulo e sulla formazione che lo stesso tecnico voleva utilizzare.

Mentre Ventura puntava su un prudente 5-3-2, i veterani avrebbero voluto un 4-3-3 con la presenza in campo di Lorenzo Insigne.

La spaccatura con lo spogliatoio si è clamorosamente evidenziata nel corso della partita, quando Daniele De Rossi ha polemicamente rifiutato di entrare in campo sostenendo che sarebbe dovuto entrare proprio Insigne, un episodio che non si è mai visto nella storia della Nazionale Italiana. L'ex CT avrebbe quindi pensato di dare delle clamorose dimissioni già alla vigilia dell'incontro di San Siro, salvo poi ripensarci grazie anche all'intervento di alcuni dirigenti della Federazione che avrebbero fatto da mediatori.

Sta di fatto che la dinamica di questa situazione davvero non ha precedenti nella storia del calcio italiano.

Non è mai successo infatti che gli elementi più anziani della squadra si permettessero di fare pressioni o polemiche sulle scelte dell'allenatore. Quanto accaduto non fa che sottolineare l'esigenza di una rivoluzione radicale ai vertici della Federazione. Il presidente del CONI Giovanni Malagò ha convocato una Giunta d'urgenza, e con ogni probabilità si arriverà a un commissariamento della FIGC.

Ipotesi non gradita né dal dimissionario Tavecchio né dal presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri che ha manifestato una certa preoccupazone. Ma l'esigenza di rinnovare la presidenza era ormai stata manifestata da più parti, da Damiano Tommasi presidente dell'Aic a Cosimo Sibilia presidente della Lega Nazionale Dilettanti, fino ad alcuni presidenti di serie A.

Si attendono quindi sviluppi significativi nei prossimi mesi per quanto riguarda la dirigenza, mentre il nodo riguardante il nuovo commissario tecnico sarà sciolto entro giugno. Dopo il gran rifiuto di Ancelotti, e la difficoltà ad arrivare ad altri tecnici attualmente sotto contratto (Allegri, Mancini, ecc) pare probabile la promozione di Luigi Di Biagio come traghettatore, in attesa della scelta definitiva.