Dopo 60 anni dall'ultima volta, riecheggiano i fantasmi per l'Italia, che non si qualifica ai mondiali Russia 2018 pareggiando a reti inviolate a San Siro contro la Svezia nella gara di ritorno degli spareggi mondiali. Uno stadio che riempendosi come non accadeva da tempo ha tentato di dare la spinta in più a tutta la squadra, entrata tra gli applausi ma uscita tra i fischi e soprattutto tra la delusione totale.

E' stata una partita combattuta da parte di tutta la squadra compreso il c.t. Ventura, che ha provato tramite cambi di modulo e di organico in campo a invertire le sorti della gara, ma purtroppo non ottenendo i risultati sperati.

Ora bisogna però riprendersi,cambiare ciò che non va sia per quanto riguarda la rosa e sia per quanto riguarda la dirigenza.

Ventura non ha ancora consegnato le dimissioni a Tavecchio, anche lui non esente da colpe probabilmente. E' già iniziato pero il toto allenatore, che da in testa Mister Ancelotti,seguito da Mancini e dall'ex Conte, con cui l'Italia raggiunse i quarti di finale dell'Euro2016 uscendo poi sfortunatamente ai rigori contro la Germania (ricordiamo tutti i rigori sbagliati di Pellè e Zaza che causarono la sconfitta).

Lacrime finali per tutto il clan azzurro

A fine gara, molte sono state le lacrime, in particolare da parte del capitano Gianluigi Buffon, che ha confessato ai microfoni della Rai del suo più profondo dispiacere per questa eliminazione,affermando come sia qualcosa che va oltre al calcio in quanto tutta l'italia , tifosi e non tifosi, riponeva le speranze in questa partita.

Continua, dicendo come la sua attività sia volta al termine,causa l'età che avanza, ritenendosi comunque fiducioso del giovane organico azzurro ed in particolare dei suoi successori, ovvero Gigio Donnarumma e Mattia Perin.

Da tutte le maggiori testate giornalistiche, è parso subito lo stupore nel vedere una squadra quattro volte campione del mondo fuori dai giochi , mostrando comunque il rispetto dovuto alla nazionale e in particolari a giocatori che hanno fatto la più recente storia azzurra, quali lo stesso Buffon ma anche il centrocampista DeRossi, ieri sera rimasto in panchina.

Analizzando la partita, partendo dalla difesa , la BBC non ha dovuto affaticarsi molto per respingere la Svezia, anche se alcuni falli potevano essere evitati in quanto fonte di perdita di tempo, ieri sera mai così prezioso.Il centrocampo ha tentato con cambi di gioco e cross da parte degli esterni, idea al quanto ostica vedendo l'altezz dei difensori della Svezia.

L'attacco composto inizialmente da Immobile e Gabbiadini e successivamente cambiato con Belotti e con l'innesto di El Shaarawy è stato un pò sfortunato,anche a causa di mancanze arbitrali, sia poco cinico sotto porta.

Nel complesso, da questa partita l'Italia ha imparato sicuramente una lezione, severa ma giusta: non ci possiamo sempre ridurre alle "partite del cuore", ma bisogna dalla prima partita fino all'ultima giocare con tutta l'anima per vincere , in quanto la Nazionale è una fede, e non un defaticamento dai club di appartenenza.