La sorte di Giampiero Ventura era segnata, un CT che fallisce l'obiettivo minimo alla guida di una Nazionale sicuramente non può essere confermato. Certamente presentare le dimissioni subito dopo il triplice fischio di Italia-Svezia sarebbe stato più dignitoso, ma ognuno decide come meglio crede. Siamo sgomenti, piuttosto, dinanzi ai proclami di Carlo Tavecchio e ci chiediamo come possa decidere di andare avanti un presidente federale il cui bilancio, finora, è il peggiore nella storia della FIGC sotto tutti i punti di vista. In realtà il numero uno della Federcalcio, nel summit che si è tenuto due giorni dopo la mancata qualificazione ai Mondiali della Nazionale, ha incassato la fiducia di tutti i presidenti di Leghe, associazione calciatori ed arbitri.

Temono il commissariamento e, dunque, il 'vuoto di potere'. Crediamo sia più difficile ipotizzare un vuoto peggiore di quello attuale e la riteniamo soltanto la mossa disperata di un dirigente che è già nella storia per il risultato sconcertante degli azzurri, ma vuole in qualche modo rialzare la testa. E per farlo, sta pensando all'uomo giusto da mettere subito sulla panchina di una squadra che non avrà impegni ufficiali per parecchi mesi. Il nome, in tal caso, è soltanto uno.

Il 20 novembre la proposta ufficiale a Carlo Ancelotti

L'assist involontario lo ha fornito il Bayern Monaco, esonerando Carlo Ancelotti dopo la secca sconfitta subita in Champions League dal Paris Saint Germain. In realtà è stato solo un pretesto per sancire ciò che a Monaco era chiaro a tutti: i rapporti tra il mister ed i 'senatori' della squadra tedesca si era deteriorato irrimediabilmente.

Ormai è acqua passata e lo stesso Ancelotti, ripetutamente interrogato sul suo futuro, ha espresso di volersi concedere un periodo sabbatico prima di accettare qualunque proposta, ma di gradire comunque un club piuttosto che una Nazionale. Si è a lungo parlato del Milan, alla luce delle difficoltà di Montella. L'ipotesi Nazionale era stata soltanto ventilata perché di certo, sebbene ci fossero tutti i timori del caso, nessuno ha creduto all'eventualità di un'eliminazione dalle qualificazioni ai Mondiali fino a quando questa non è diventata realtà.

Dopo il vertice nel corso della quale è stato ufficializzato l'esonero di Ventura, pertanto, Tavecchio ha annunciato la riunione del Consiglio Federale per il prossimo 20 novembre. Sarà l'occasione per proporre la candidatura di un nuovo Commissario Tecnico, inutile sottolineare che il candidato scelto da Carlo Tavecchio è l'ex allenatore di Milan, Juventus e Real Madrid.

Probabile che nel frattempo venga formalizzata la proposta al diretto interessato che dinanzi all'idea prospettata già qualche settimana fa di sostituire Ventura non era apparso entusiasta, ma allora era solo una lontana ipotesi giornalistica. Adesso siamo convinti che, dinanzi alla proposta ufficiale della Federazione, 'Carletto' possa sentirsi parecchio tentato perché la panchina azzurra ha sempre un fascino unico per qualunque allenatore. La strada è in salita, ma Ancelotti è abituato a lottare e lo ha sempre fatto, fin da quando calcava i campi di calcio da giocatore.

Ancelotti, scelta quasi obbligata

Nonostante l'abbia incassata dai presidenti di settore, sarebbe sbagliato parlare di 'fiducia' nei confronti di Tavecchio alla luce dei risultati.

Sarebbe più giusto, pertanto, parlare di una 'non sfiducia' visto che l'alternativa del commissariamento è considerata l'ipotesi peggiore dai 'capi' del calcio italiano. Il presidente della FIGC ha bisogno di una scossa, partendo da un nome 'pesante' e prestigioso da mettere sulla panchina della Nazionale e l'unico profilo disponibile è quello di Carlo Ancelotti. Gli altri papabili, Mancini, Allegri o, addirittura, il ritorno di Conte, non sono disponibili fino a giugno e se è vero che l'Italia non avrà impegni ufficiali, è altrettanto evidente che Tavecchio vuole subito ripartire con un nuovo progetto che dia l'impressione di essere a lunga scadenza. Pertanto l'ipotesi transitoria, quella di affidare la panchina a Gigi Di Biagio fino a giugno, sembra piuttosto improbabile.

Uno degli ostacoli da superare, però, potrebbe essere rappresentato dall'ingaggio. Quello di Ancelotti è certamente da 'top', ma non è da escludere che, come già accaduto con Antonio Conte, ci possa essere il concreto supporto di uno sponsor.