A tenere banco in Casa Milan, in queste ore, non è solo la dura trasferta di Napoli, che si giocherà sabato alle ore 20:45. Nei pensieri della dirigenza rossonera e, soprattutto, nei pensieri di Marco Fassone (amministratore delegato del Milan) c'è il futuro societario del club rossonero inerentemente alla questione che riguarda il rifinanziamento del debito da 303 milioni di euro sottoscritto con il fondo Elliott. Come riporta il Corriere della Sera, la novità delle ultime ore è che il Milan ha firmato un contratto di esclusiva di otto settimane con il fondo internazionale Highbridge, controllato dalla banca d’affari JPMorgan.

Giorni di novità in casa rossonera, dunque: ieri a Milanello è arrivato anche il nuovo preparatore atletico, Mario Innaurato.

Highbridge sostituirà Elliott: rifinanziamento in 5 anni

Come anticipato, dunque, il Diavolo sembra aver trovato un nuovo partner per allungare i tempi. Sempre secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il nuovo piano avrà la durata di cinque anni. Più nello specifico, il Milan passa a BGB Weston, gruppo con sede a Londra che avrebbe scelto Highbridge Capital Management, banca d'affari americana, come nuovo creditore per un rifinanziamento da saldare in cinque anni. HIghbridge ha la sede principale a New York, ma possiede uffici anche a Londra e Hong Kong: un avvicinamento logistico utile dunque al proprietario del club rossonero, che potrà gestire in prima persona il rifinanziamento.

Per quanto riguarda le cifre, bisogna prima ricordare che il debito pregresso con Elliott ammonta a 303 milioni: 123 da parte di AC Milan, 180 a Yonghong Li più tutti gli interessi. Il nuovo finanziamento riguarda una cifra complessiva che si aggira sui 400 milioni di euro: circa 250 milioni per la Rossoneri Sport, 150 per il Milan.

Quindi, il fondo controllato dalla banca d’affari JPMorgan si propone di rifinanziare sia il debito sottoscritto dal club (123 milioni), sia quello in capo alla Rossoneri Sport, la holding di Yonghong Li (180 mln). Da quanto scritto si può evincere che il Milan che avrà ben 5 anni per la restituzione del prestito, e non avrà più Ottobre 2018 come termine ultimo.

Ci sarà, quindi, più tempo per il club rossonero per trovare la quadra della situazione e proseguire il piano di rilancio. In attesa, inoltre, di una risposta dalla Uefa per il "voluntary agreement".

In queste ore è, inoltre, in corso la due diligence del piano di sviluppo e c’è fiducia che si possa arrivare ad una soluzione definitiva anche prima della fine del contratto di esclusiva delle otto settimane annunciate. L'avvocato Riccardo Agostinelli e l'advisor finanziario Bgb Weston sarebbero così al lavoro per strutturare un'operazione all'interno di un'esclusiva di 8 settimane. Ricordiamo, l'obiettivo sarebbe rifinanziare sia il piano superiore del club (cioè la holding lussemburghese Rossoneri Sport che tramite un network che arriva alle Isole Vergini e fa capo al cinese Yonghong Li) sia il piano inferiore, cioè il Milan.

Smentite dallo stesso Fassone, infine, le voci relative a Giraudo (l'ex ad della Juventus, socio in affari nel real estate con l'advisor Bgb Weston). La smenita arriva anche dalla stessa Bgb per voce di Lorenzo Gallucci.

Per chiudere il discorso, c'è da sottolineare che affari come quello del rifinanziamento del debito del Milan, oggi, sono ricercatissimi dagli hedge fund, che hanno spostato il tiro dei loro affari dagli investimenti di borsa e sui titoli statali a situazioni come quelle del club rossonero. Potrebbe essere più redditizio rifinanziare un debito corporate come quello in questione con una rendita garantita dal 3 all’8% (ovvero il tasso d’interesse che dovrà essere definito, sicuramente inferiore a quello di Elliott), piuttosto che gettarsi su situazioni dal basso tasso di rendita.