L'eroe svizzero si chiama Ricardo Rodriguez. Nel match d'andata disputato a Belfast aveva realizzato il contestatissimo calcio di rigore che ha permesso ai rossocrociati di ottenere la posta piena in trasferta. Il suo salvataggio sulla linea di porta al 91', nella gara di ritorno disputata al St. Jakob Park di Basilea, vale quanto un gol perché ha allontanato lo spettro dei tempi supplementari ed ha consegnato alla Svizzera la qualificazione alla fase finale dei Mondiali 2018. Un biglietto sofferto per gli elvetici contro un'Irlanda del Nord ben diversa da quella 'spuntata' del match casalingo e molto più grintosa e pungente.

Sono stati i giocatori della Green and White Army a condurre le danze, anche se nel primo tempo i padroni di casa hanno replicato alle offensive avversarie con i tentativi di Shaqiri e Zuber neutralizzati da McGovern. Nella ripresa, subito pericolosi i nordirlandesi con Washington la cui incornata su imbeccata di Ward termina alta di poco. La risposta della Svizzera è affidata al nuovo entrato Embolo che impegna McGovern con un'ottima conclusione. Nel primo dei minuti di recupero l'occasionissima per l'Irlanda del Nord, causata da un'uscita a vuoto di Sommer con Evans che colpisce praticamente a botta sicura, ma trova il salvataggio in extremis del difensore del Milan. Lo 0-0, accoppiato all'1-0 con il quale gli elvetici avevano vinto il match d'andata, consegna l'accesso alla fase finale iridata.

Sarà l'undicesima volta che la Svizzera parteciperà al massimo evento calcistico, il miglior risultato sono i quarti di finale raggiunti per tre volte, nel 1934, 1938 e 1954.

Croati sul velluto

La pratica Grecia necessitava soltanto di un pò di attenzione da parte della Crozia la cui qualificazione al Mondiale russo del prossimo anno era stata già bella che archiviata nel match d'andata.

Impensabile che, pur nell'infuocata tana del Pireo, la Grecia potesse ribaltare la sconfitta per 1-4 subita a Zagabria contro una squadra nettamente più forte, tecnicamente e tatticamente. Ne è venuta fuori una partita scialba in cui gli ellenici hanno quantomeno messo dentro tanta buona volontà, ma nulla più, mentre i croati si sono limitati all'ordinario.

Due sole occasioni da rete nel primo tempo, la prima per la Grecia al 17' con Papastathopoulos che, sfruttando la sponda di Bakasetas, ha calciato di prima intenzione dal limite sfiorando il montante. Croazia vicinissima al vantaggio al 43' con Perisic la cui bordata da oltre 25 metri ha colpito in pieno il palo. Nel secondo tempo i greci hanno cercato comunque una vittoria di prestigio: al 58' Mitroglu ha fallito di poco il bersaglio con una conclusione da fuori ed al 79' Pelkas ha insaccato sul cross rasoterra di Torosidis, ma il gol è stato annullato per posizione irregolare dello stesso Pelkas. All'88', infine, una buona opportunità per gli ospiti, ma la conclusione a giro di Kramaric ha soltanto sfiorato il sette perdendosi sul fondo.

Finisce dunque senza gol ed è festa per i croati che vanno al Mondiale senza colpo ferire. La Nazionale di calcio della Croazia, ricomposta nel 1990 dopo la secessione della Jugoslavia, sarà alla quinta partecipazione alla fase finale di una Coppa del Mondo. Il miglior risultato è il terzo posto ottenuto nel 1998, l'anno del suo esordio.