La dirigenza rossonera durante la settimana di stop per la pausa delle nazionali ha incontrato la Uefa per raggiungere un'intesa sul piano finanziario del prossimo triennio ed evitare sanzioni di Fair Play Finanziario, ma nel frattempo Fassone ha firmato un accordo con il fondo internazionale highbridge, controllato dalla banca americana JPMorgan, per rifinanziare il debito del Milan.

Nuovi debiti, più fiducia

A causa delle difficoltà di portare in Italia i capitali che si trovavano in Cina e per chiudere una volta per tutte la trattativa dopo i molti rinvii che stavano spazientendo Finivest e rischiavano di far saltare l'accordo per il closing, la proprietà cinese per acquistare il 99,93% del Milan dovette ricorrere ad un finanziamento dal fondo Elliott, 300 milioni di euro che adesso, con gli interessi, sono diventati circa 350.

Questo il debito che preoccupava la Uefa, ma Fassone sembra aver trovato la soluzione: raggiunto un accordo con il fondo Highbridge per rifinanziare per intero il debito di 350 milioni. Se la scadenza con Elliott è nell'ottobre 2018, il nuovo piano di rifinanziamento è della durata di 5 anni e Yonghong Li avrà tutto il tempo di far arrivare i nuovi capitali a Milano. Il nuovo rifinanziamento sarà di 400 milioni: 250 per la Rossoneri Sport e 150 per il Milan. Inoltre, se il business plan verrà rispettato, altri 100 milioni entreranno nelle casse rossonere L'intesa con il fondo della JPMorgan sarebbe anche strategica: con sede a New York, Londra e Hong Kong, la proprietà cinese del Milan sarà quindi agevolata ad estinguere il debito.

Fassone: senza Champions non sarà catastrofe

Nelle 150 pagine presentate da Fassone alla Uefa sono previste varie alternative: con la qualificazione in Champions League e senza di essa. L'amministratore delegato del Milan si è detto moderatamente ottimista su quale sarà l'esito del voluntary agreement e su quale futuro attende i rossoneri sia dal punto di vista finanziario, che da quello sportivo.

La mancata qualificazione in Champions poteva essere fatale per la dirigenza cinese che senza i milioni della competizione europea rischiavano fortemente il tracollo economico e conseguentemente, per il Milan, il passaggio sotto la proprietà del fondo Elliott, ma il rifinanziamento della Highbridge Capital Management permette a Fassone e soci di restare in piedi anche senza il quarto posto.

Quello dell'ennesima mancata qualificazione in Champions League sarebbe chiaramente uno scenario da evitare, ma anche con la sola Europa League i rossoneri non rischiano, quindi, la catastrofe finanziaria.