Completato il tabellone dei Mondiali di Russia 2018 per quanto riguarda i cinque posti assegnati al continente africano. Dopo Nigeria ed Egitto, staccano il biglietto per la kermesse iridata anche Senegal, Marocco e Tunisia. Ai senegalesi è bastato vincere il recupero del match in casa del Sudafrica (la FIFA aveva annullato il 2-1 con il quale i sudafricani avevano vinto la partita il 12 novembre dell'anno scorso, dopo aver provato la corruzione del direttore di gara, ndr), 2-0 il punteggio finale in favore dei 'Leoni della Teranga' con un gol di Sakho ed il raddoppio propiziato da un'autorete di Mkhize.

Grazie a questo successo gli uomini del CT Aliou Cissé hanno raggiunto quota 11 in classifica, con 5 lunghezze di margine su Burkina Faso e Capo Verde ad una giornata dalla fine. Il Senegal tornerà dunque alla fase finale Mondiale dopo 16 anni, nell'unica partecipazione datata 2002 raggiunse i quarti di finale.

Nord Africa sugli scudi

Un grande Marocco ha raggiunto l'obiettivo qualificazione vincendo una sorta di match-spareggio in casa della Costa d'Avorio, 2-0 il punteggio finale in favore dei nordafricani sancito dai gol di Dirar e dello juventino Benatia. I marocchini avevano un punto di vantaggio sugli ivoriani, pertanto sarebbe bastato anche il pareggio. Torneranno alla kermesse iridata a vent'anni di distanza dalla quarta ed ultima apparizione datata 1998: il miglior risultato sono gli ottavi di finale raggiunti nel 1986, prima squadra africana a riuscire nell'impresa di superare il primo turno.

In ultimo la Tunisia alla quale sarebbe bastato un punto nel match casalingo contro la Libia per andare in Russia, la gara si è effettivamente conclusa a reti bianche rendendo vano il successo per 3-1 della Repubblica Democratica del Congo sulla Guinea. Le 'Aquile di Cartagine' tornano al Mondiale dopo 12 anni dall'edizione tedesca del 2006.

Le partecipazioni complessive sono quattro, la Tunisia non ha mai superato il primo turno, ma passa lo stesso alla storia come prima formazione africana ad ottenere una vittoria in una fase finale iridata (Tunisia-Messico 3-1 nel 1978).

I Play Off interzona

Viceversa, i due play off interzona regalano a queste qualificazioni mondiali la medesima incertezza.

Le gare d'andata si sono concluse senza né vincitori, nè vinti. Honduras ed Australia hanno impattato 0-0 nel match disputato in terra centramericana, a San Pedro Sula, al termine di un match molto combattuto nel corso del quale è stata certamente la formazione ospite a far vedere le cose migliori. Pur privi di elementi importanti, primo tra tutti il veterano ed uomo-simbolo Cahill, i 'socceros' hanno avuto almeno tre clamorose palle-gol sventate con bravura dal portiere honduregno Escober. Nei minuti finali è stata la formazione di casa a sfiorare il vantaggio con l'esperto Costly. Ciò che si è visto a San Pedro Sula e, soprattutto, il ritorno da giocare in casa vedono certamente favorita l'Australia per il passaggio del turno.

Pronostico a senso unico, invece, per l'altro spareggio tra Nuova Zelanda e Perù, dove i 'kiwi' si sono però presi la soddisfazione di bloccare sullo 0-0 la ben più attrezzata formazione sudamericana. Peruviani decisamente sotto choc per il 'caso Guerrero', la cui positività al doping è stata confermata anche dalle controanalisi, ma più volte vicini al gol nel corso del 90' più recupero. L'eroe di Wellington è stato il portiere neozelandese Stefan Marinovic, autore di interventi strepitosi sui vari Farfan, Cueva, Corzo e Flores. Una buona occasione anche per la Nuova Zelanda con un tiro di Thomas che ha sfiorato il palo. I match di ritorno dei play off interzona sono fissati entrambi per il 15 novembre.