Il tanto atteso big match tra Juventus e Inter si è concluso a reti bianche. Dopo una prima mezz'ora di marca nerazzurra, quantomeno da un punto di vista del possesso palla, è venuta fuori la Juventus. La squadra di Massimiliano Allegri ha preso in mano la partita ed ha creato alcune situazioni importanti, soprattutto grazie a Mario Mandzukic. L'Inter si è, comunque, dimostrata squadra solida, è stata capace di soffrire e di uscire imbattuta anche dal difficilissimo campo dell'Allianz Stadium. Luciano Spalletti può infatti ritenersi soddisfatto per la maturità dimostrata dai suoi ragazzi.

Ci si poteva aspettare sicuramente di più dall'Inter sotto il profilo dell'attacco e delle occasioni da gol. A fine partita i due tecnici hanno fatto i complimenti ai rispettivi avversari. Massimiliano Allegri ha promosso la prestazione dei suoi indicando nel gol l'unica mancanza alla pregevole serata. Dal canto suo Luciano Spalletti ha manifestato la sua soddisfazione per l'esito della gara invitando, però, ad una maggiore qualità in alcuni momenti della gara, elemento fondamentale per giocarsela ad alti livelli.

Pagelle di Juventus-Inter

Juventus: Szczesny 6, De Sciglio 6.5, Benatia 6.5, Chiellini 6.5, Asamoah 6, Khedira 6, Pjanic 7, Matuidi 7, Cuadrado 7, Higuain 5, Mandzukic 6.5, Dybala 5, Bentancur s.v.

All. Allegri 6

Inter: Handanovic 7, D'Ambrosio 6, Skriniar 7, Miranda 7, Santon 5, Vecino 6.5, Borja Valero 6.5, Candreva 5, Brozovic 6, Perisic 6, Icardi 5.5, Dalbert 5.5, Gagliardini 6, Eder s.v. All. Spalletti 6

Note sulle formazioni

Massimiliano Allegri aveva deciso di tener fuori Dybala e Douglas Costa per dare più compattezza al centrocampo e affidarsi all'abilità di Cuadrado di giocare largo e alla straripante potenza fisica di Mario Mandzukic.

Diciamo che le scelte si sono rivelate azzeccate, visto quanto hanno penato D'Ambrosio e Santon nelle loro rispettive fasce. Ci si attendeva sicuramente molto di più da Higuain che sarebbe dovuto essere il principale terminale offensivo della squadra bianconera. Luciano Spalletti aveva cercato di dare più fantasia e imprevedibilità alla sua manovra di centrocampo preferendo Marcelo Brozovic a Gagliardini.

Per il resto aveva mantenuto tutte le sue certezze tattiche e di uomini. Da un punto di vista squisitamente difensivo la prova dei nerazzurri è stata ineccepibile, Skriniar e Miranda sono stati due autentici baluardi, sotto l'aspetto offensivo era da attendersi molto di più, non solo da Icardi ma anche da Candreva e Perisic.