Un punto nelle ultime quattro partite. Questo è il percorso avuto dal Foggia allenato da Giovanni Stroppa che, dopo il pareggio del "Pino Zaccheria" per 1-1 contro la Ternana Unicusano sono inciampati per due volte per 1-0 lontano dalla Daunia, al "San Nicola" nel "Derby d'Apulia" contro il Bari e all'"Alberto Picco" di La Spezia, inframezzando con la caduta interna per 1-3 contro il Cittadella, con i tifosi foggiani che per la prima volta nella stagione hanno contestato aspramente i calciatori in campo, subissandoli di fischi al triplice fischio del direttore di gara.

Il "tabù Zaccheria"

Una stagione partita senza grossi proclami e con obiettivo fissato ad una salvezza tranquilla, per ambientarsi nuovamente ad una Serie B dalla quale i "SatanellI" sono mancati per ben diciannove lunghissimi anni, spesi tra Serie C, Lega Pro ed anche un anno di Serie D, quello della rinascita dopo la mancata iscrizione dell'allora Unione Sportiva Foggia Calcio di Pasquale Casillo e con la fondazione dell'A.C.D. Foggia Calcio nell'estate del 2012.

Inutile negare che i piani però non avevano di certo previsto che il Foggia marciasse ad un ritmo così lento - attualmente è precisamente di uno a partita dati i 18 punti conquistati in altrettante partite -, soprattutto tra le mura dello stadio di casa: infatti i rossoneri avevano iniziato il 2017 mettendo in fila ben nove successi consecutivi allo "Zaccheria" tra campionato e Supercoppa di Lega Pro, senza riuscire tuttavia a mantenere lo stesso ritmo anche in questa stagione agonistica, mettendo in cascina solamente sette punti in otto partite, a causa di una sola vittoria - quella contro il Perugia per 2-1 dello scorso 13 ottobre firmato dalle reti di Gerbo e Mazzeo -, quattro pareggi (1-1 con Virtu Entella e Palermo, prima del 2-2 col Novara e nuovamente 1-1 contro la Ternana Unicusano) e le tre sconfitte per 0-3, 2-3 ed 1-3 fatte registrare rispettivamente contro Parma, Cremonese e Cittadella.

Stroppa non a rischio

A salvare, quantomeno temporaneamente, Stroppa è il fatto che la famiglia Sannella è, momentaneamente, ancora unica proprietaria in attesa che avvenga il closing con la famiglia Follieri. Ci sono le attenuanti che riguardano soprattutto i tantissimi infortunati nella rosa rossonera, praticamente mai al completo nel corso di questa stagione agonistica, con il tecnico nato a Mulazzano che è stato spesso costretto a fare di necessità virtù: basta pensare che, nel match di venerdì contro lo Spezia, erano ben otto gli assenti, due per ruolo partendo dai portieri fino a giungere agli attaccanti.

Inoltre a fare la spese per un mercato di fatto ritenuto insoddisfacente è stato Giuseppe Di Bari, ex Direttore Sportivo, con il quale sollevamento dell'incarico sono giunte anche le dimissioni del Club Manager Giuseppe Colucci. Toccherà a Luca Nember darsi da fare durante il calciomercato di riparazione, con i contratti che potranno essere depositati in Lega a partire dal 3 gennaio 2018 e fino alle ore 23.00 del 31 gennaio 2018.