In un "Old Trafford" tutto esaurito i padroni di casa dello United provano a mantenere in vita le speranze scudetto ospitando il City, primo con otto lunghezze di vantaggio. I "Red Devils", che tra le mura amiche hanno conquistato sette vittorie in sette partite, si schierano con un 4-2-3-1 con Rashford, Lingard e Martial a supporto dell'unica punta Lukaku, preferito ancora una volta ad Ibrahimovic. Guardiola risponde con il solito 4-3-3 offensivo, con David Silva e De Bruyne mezzale, Fernandinho a dare equilibrio in mezzo al campo e Gabriel Jesus al centro dell'attacco al posto di Aguero.

Primo tempo

Il gelo di Manchester si fa sentire, ma ci pensa Walker, dopo 4', ad infiammare il "Teatro dei Sogni", con un intervento in netto ritardo su Herrera che fa scattare il primo giallo ed il pubblico di casa. Il primo squillo dei "Citizens", arriva al 17', sull'asse brasiliano Fernandinho-Gabriel Jesus, il centrocampista imbuca bene per il numero 33 che lascia sul posto Rojo con il doppio passo ma il sinistro non è abbastanza potente e preciso per impensierire De Gea.

Gli ospiti controllano ma faticano a trovare varchi, mentre lo United copre bene gli spazi e prova a ripartire in velocità con Rashford e Martial. A 3' dalla fine del primo tempo è il City ad avere l'occasione per passare in vantaggio: David Silva crossa dalla sinistra, Young sbaglia il tempo dello stacco e buca clamorosamente il pallone che arriva sul destro di Sanè, la conclusione ravvicinata del tedesco è deviata in calcio d'angolo da un super intervento di De Gea.

Il vantaggio è solo posticipato di qualche secondo, sugli sviluppi dello stesso corner, infatti, Otamendi arriva prima di tutti sul pallone, il suo colpo di testa schiacciato si trasforma in un assist per Silva, che, completamente solo all'interno dell'area piccola, fa 1-0 con il mancino.

La gioia degli ospiti dura però appena 4 minuti perchè, ad una manciata di secondi dallo scadere del primo tempo, Rashford sfrutta l'errore di Kompany, che non riesce ad intercettare un cross proveniente dalla sinistra, e con il destro trafigge Ederson, 1-1 e squadre negli spogliatoi.

Secondo tempo

La ripresa riprende sulla falsariga della prima frazione, con il City a spingere e lo United a contenere, grazie anche all'ingresso di Lindelof al posto di Rojo, già ammonito ed in grande difficoltà nell'uno contro uno con Jesus.

Dopo 9', però, il City è di nuovo avanti, Silva mette in mezzo da calcio da fermo un pallone che Lukaku rinvia sulla schiena di Smalling, la sfera rimane al limite dell'area piccola ed ancora una volta sono gli uomini di Guardiola ad arrivare per primi, con Otamendi che fa 2-1.

La neve che cade su Manchester alimenta la valanga City che al 70' va vicino al colpo del k.o.: De Bruyne avanza indisturbato per vie centrali e conclude dal limite dell'area, la sua conclusione mancina è messa in angolo da De Gea, anche quest'oggi uno dei migliori dei suoi.

Lo United non si arrende e prova a rientrare in partita aggrappandosi al talento del classe '97 Rashford, che al 76' sfrutta l'errore di Delph e conclude, Ederson c'è e mette in angolo. La grande occasione per il pareggio arriva però a 5' dalla fine quando Martial sfonda sulla sinistra e mette in mezzo un pallone sul quale Lukaku anticipa tutti, il suo tentativo a botta sicura è respinto con la faccia da Ederson, che poi si immola anche sulla conclusione ravvicinata di Mata e regala i tre punti ai suoi.

Il Manchester City vola cosi a +11 sui cugini e a +14 sul Chelsea, battuto sabato dal West Ham al London Stadium. Ancora una volta la squadra di Guardiola ha mostrato grande compattezza e una capacità unica nel gestire i vari momenti della gara. Buona anche la prova dello United, che ha dovuto fare i conti con una netta inferiorità dal punto di vista qualitativo, soprattutto in mezzo al campo, ma che si è difeso come al solito con ordine ed è rimasto in vita fino all'ultimo con l'occasione capitata sul sinistro di Lukaku all'85'.