L'Inter ha vissuto la vigilia della gara col Sassuolo in un'atmosfera particolare: la prima sconfitta in campionato contro l’Udinese, il prestito obbligazionario, le voci di mercato e i timori di una nuova stretta agli investimenti esteri da parte delle aziende cinesi hanno reso meno natalizio il clima ad Appiano. Eppure Luciano Spalletti ha cercato di tranquillizzare l'ambiente, ricordando ciò che la squadra è riuscita a realizzare in questi mesi: un percorso che, per il tecnico di Certaldo, è ormai irreversibile. Non esiste nessun "piano B" da escogitare per battere una compagine in forma come il Sassuolo; tutto è sotto controllo, bisogna solo far fruttare in campo il lavoro svolto finora.

Una rosa da rinforzare

Non sarà un problema l'assenza dello squalificato Vecino: una squadra come l'Inter non può dipendere da un solo giocatore. Eppure l’impressione degli ultimi giorni è che le riserve nerazzurre non siano all'altezza dei titolari, non a caso sempre impiegati dal mister. Spalletti però, ha ribadito la propria fiducia verso tutti i componenti della rosa: in allenamento vede un gruppo unito che lavora in maniera corretta per migliorarsi.

Del resto, l'allenatore non ha nascosto la possibilità di qualche nuovo arrivo a gennaio. Così, riferendosi al Calciomercato, ha assicurato che Ausilio e Sabatini, se ci sarà l’occasione: "faranno gol come Icardi e Perisic". Allo stesso tempo, il mister ha anche aggiunto che bisognerà vedere quali saranno le possibilità e i programmi che la proprietà intende attuare per il futuro.

Il silenzio della proprietà

"Facciamo parlare la proprietà, in modo da indirizzare le nostre intenzioni e i nostri discorsi rivolti ai tifosi - ha spiegato Spalletti – comunque io sono a posto così fino a fine stagione, poi ognuno farà le proprie valutazioni e tirerà le somme". Concetti chiari da parte dell’allenatore, che osserva come dalla Cina si punti a determinati traguardi: "Non è facile raggiungere certi obiettivi, ci sono diverse squadre forti che vogliono arrivare sopra di noi – ha sottolineato il mister – dobbiamo rimanere là in alto e continuare a giocarcela, nessuno si tira indietro".

Subito dopo ha ribadito la volontà della società di essere il più chiara possibile: pur rispettando i tempi giusti per dire le cose, si vuole continuare a coinvolgere i tifosi. Tuttavia per il tecnico non ci saranno budget importanti da investire a gennaio, ma bisognerà lavorare al meglio con le risorse a disposizione. Inoltre non ha negato che qualcosa sia cambiato rispetto a luglio, quando la campagna acquisti sembrava ben più dispendiosa: "Siamo partiti con delle previsioni e poi abbiamo dovuto sterzare, ma è sbagliato tirarsi indietro non appena c'è un problema, dobbiamo essere capaci di gestire e affrontare tutto sino alla fine, poi si faranno le dovute conclusioni".

La mentalità vincente

Parole sincere, così come appare davvero sentita la preoccupazione di Spalletti sulle voci di qualche addio di peso: "Se siamo di un livello tale da permetterci certi giocatori, non dobbiamo più leggere di calciatori che vogliono andar via – ha sottolineato il mister – alla Juventus, per esempio, non si parla mai di questo, ma solo di vittorie". L’allenatore ha ricordato come Perisic abbia cambiato idea dopo aver parlato con lui: "Sicuramente preferisco avere a che fare con chi vuole vincere di più, piuttosto che giocare di più o andare in un'altra squadra, sono sempre le motivazioni che fanno la differenza". E a tal proposito ha sottolineato l'impegno straordinario di Skriniar che si batte in campo come se "in ogni contrasto la sua vita dipendesse da quell'azione". Solo con questa mentalità, per cui conta ogni pallone e non solo quello che garantisce il risultato personale, le ambizioni dell’Inter potranno essere soddisfatte.