L'Inter di Luciano Spalletti assaggia la prima sconfitta della stagione per mano dell'Udinese di Massimo Oddo. Gli uomini di Spalletti passano subito in svantaggio con un gol di Lasagna sotto porta, dopo che Davide Santon perdeva un pallone facile da controllare. L'Inter rimedia subito con il pareggio del solito Mauro Icardi, che colpisce di prima in area di rigore dopo una giocata strepitosa di Antonio Candreva. Il primo tempo finisce 1-1, ma dopo l'intervallo l'Inter non è mai scesa in campo. Ancora Santon a regalare il vantaggio ai friulani causando un calcio di rigore.

I nerazzurri si disuniscono ancora di più e subiscono addirittura l'1-3.

L'analisi di Sconcerti

Mario Sconcerti, giornalista e opinionista sportivo, analizza la gara dell'Inter per il "Corriere della Sera, dove ha molto da dire su Borja Valero. Secondo Sconcerti, Borja Valero è un 'mezzo grande giocatore'. Questo perchè secondo il parere del giornalista, lo spagnolo tocca tantissimi palloni, cosa di per se buona, ma a suo parere un trequartista vero dovrebbe toccare meno palloni ma più importanti.

Sconcerti si sposta sugli errori fatti da Luciano Spalletti, secondo il quale avrebbe sbagliato a sostituire Marcelo Brozovic (nel suo ruolo) con Borja Valero. Il secondo errore: non accorgersi che l'Udinese nel secondo tempo si è difesa diversamente, correndo in avanti e spingendosi in attacco.

Il giornalista non dimentica la sfortuna degli episodi, secondo il quale sono il frutto di una partita sbagliata da parte dei nerazzurri.

Nell'analizzare la gara fa una tiratina di orecchie a Luciano Spalletti, che a suo avviso ha cambiato troppo a centrocampo. Poi si sofferma sul gioco lento e sulle poche alternative in attacco, ma non dalla mancanza di attaccanti, ma da un centrocampista in grado di fare qualche gol.

Secondo il giornalista, l'Inter ha solo Brozovic che tira in porta, ma è discontinuo. Mentre il resto dei centrocampisti sarebbero soltanto semplici giocatori che non vanno al tiro. Facendo un esempio, spiega che all'Inter manca un Saul, un Hazard, un Martinez.

Analisi che non fa una piega

Mario Sconcerti, con l'ultimo esempio, è andato a toccare proprio il punto debole dell'Inter.

Sul quale ci sta già lavorando Luciano Spalletti insieme alla dirigenza. Non sarà un Hazard o un Saul, ma i nerazzurri cercheranno di portare a Milano Javier Pastore, trequartista del PSG e pupillo di Walter Sabatini.