Oggi, 18 dicembre, si è tenuta una riunione presso la sede della Lega Pro a Firenze, ed al termine dei lavori il presidente Gabriele gravina ha concesso un'intervista alla redazione di TuttoC.com. Il presidente, in primis, ha voluto tracciare un bilancio molto positivo del girone di andata di serie C che si è appena concluso. Ha ammesso l'esistenza di problemi strutturali e fisiologici che i vertici federali cercano di risolvere, alla vigilia di alcune novità che modificheranno il quadro normativo della terza serie. A tal proposito, ha aggiunto Gravina, nella mattinata sono stati proposti alcuni punti fondamentali di questo nuovo programma.

"Adesso aspettiamo il confronto con le nostre componenti federali, e poi con le parti politiche", ha commentato.

Creare la figura del semiprofessionismo

Ed in tema di anticipazioni, Gravina si è soffermato sulla nuova figura del semiprofessionismo, senza la quale non si può parlare di riforma federale. E' impensabile ha detto il presidente paragonare un club di Lega Pro ad una società di capitali come quelle di serie A. Occorre che ci sia una norma che sopprima e sostituisca la legge 91/81, che appartiene ad una realtà vecchia di 36 anni fa. "Abbiamo previsto e richiesto che i crediti d’imposta vadano investiti al 50% nei settori giovanili, mentre l’altro 50% nelle infrastrutture", ha aggiunto Gravina.

Il dirigente ha poi parlato di una nuova figura paragonabile all’apprendistato da applicare anche nel calcio. "Il nostro settore fa formazione, ma davvero", ha puntualizzato Gravina. E poi per finire parziale modifica della legge Melandri e della legge 103, inerente al tema delle valorizzazioni da pagare durante l’anno. "Noi vogliamo anche creare una sorta di 'rating' per certificare la solvibilità delle società".

Un casellario per giudicare la serietà degli investitori

Forse, un punto basilare del programma è proprio questo e cioè valutare gli investitori attraverso l'istituzione di alcuni parametri da rispettare da chi vuol entrare nel mondo del calcio. Creare una specie di casellario per giudicare se i soggetti che vogliono veramente investire in questo settore siano credibili, con solide base finanziarie e anche morali, lontani da operazioni di riciclaggio o di maggiore visibilità.

Alla precisa domanda sul rischio che nel girone di ritorno possa esserci un nuovo caso Modena, Gravina ha così risposto: "Il pericolo c’è sempre, nessuno può prevedere cose simili nelle società per capitali. Mi auguro di no. Nel nostro “rating” abbiamo inserito un indice che fa capire anche chi è in difficoltà, economicamente parlando, e chi no”.