Passi il pareggio sul complicato campo del Racing Fondi, passino le prestazioni "bruttine" quando alcuni big erano acciaccati e la squadra non riposava da tempo, ma dopo la settimana di riposo si pretendeva di più. Altro che riposata, la squadra sembra stanca, spossata, senza idee. È un'involuzione pericolosa. Il pareggio contro una modestissima Paganese con pochissime palle gol create dai giallorossi, non può essere la strada giusta per la capolista. Il pareggio di oggi al "Marcello Torre" risuona come una sconfitta. Con questo ritmo, rischia ancora una volta di complicarsi il campionato di Serie C del Lecce.

La squadra capolista non impone più il suo gioco, "l'effetto Liverani" sermbra svanito e le occasioni si sono dimezzate rispetto alle scoppiettanti gare di ottobre. Da un mese a questa parte, il Lecce mon convince e i più pessimisti intravedono l'ennesimo declino, che da 6 anni a questa parte il Lecce è abitutato ad avere. Oggi deludono praticamente tutti: Lepore corre tanto, ma spesso a vuoto; Di Piazza è il lontano cugino di quello ammirato ad inizio campionato; Arrigoni perde un paio di palloni da non crederci; Drudi è spesso insicuro; Mancosu in ombra; la prestazione di Torromino è inguardabile: sbaglia innumerevoli tocchi, fallisce un'occasione davanti a Gomis e non si intende con Di Piazza.

L'unica speranza è che mister Liverani possa trovare il bandolo della matassa immediatamente. A Lecce siamo troppo abituati a vedere questi "declini" e la situazione inizia a snervare tutti. L'unico applauso va ai circa 400 tifosi presenti nel settore ospiti che hanno confermato ancora una volta, loro sì, di essere di un'altra categoria.