L'ottimismo nerazzurro era in qualche modo fondato, il Barcellona ha accettato l'offerta dell'Inter. Rafinha sarà dunque un giocatore nerazzurro e, come concordato, arriverà in prestito con diritto di riscatto. Nel corso della mattinata sarebbe pervenuta al club catalano anche un'offerta del Celta Vigo, dove il giocatore aveva disputato un grande campionato nella stagione 2013/2014. Ma cambiare maglia nella Liga non è nei piani del diretto interessato, lui vuole solo l'Inter.

La fumata bianca

L'ultima offerta dell'Inter che il Barcellona aveva rifiutato in un primo momento è stata infine accettata.

Rafinha si metterà a disposizione di Luciano Spalletti fino al prossimo 30 giugno, dopo la società nerazzurra deciderà se riscattarlo o meno. La cifra concordata con il Barcellona è di 35 milioni. Certamente la volontà del centrocampista brasiliano di trasferirsi a Milano è stata decisiva nello sblocco della trattativa, nelle ultime ore il giocatore aveva lanciato anche un segnale 'virtuale' nei confronti del club nerazzurro esprimendo un 'like' ad un post interista su Instagram.

Un elemento estremamente duttile

Spalletti ha così il suo centrocampista che la cui utilità è innegabile. Cresciuto nella cantera del Barcellona, prima dell'infortunio era riuscito a ritagliarsi il suo spazio in blaugrana nonostante una concorrenza proibitiva.

In questi giorni ne sono state dette di cotte e di crude: le sue condizioni fisiche a rischio, il suo scarso rendimento al Barcellona. In realtà c'è parecchia disinformazione sul suo conto, oltre all'evidente tentativo di alimentare polemiche. Rafinha nasce centrocampista centrale, ma sa giocare anche esterno e trequartista, tutti ruoli che ha interpretato sia al Celta Vigo che al Barcellona.

Qualcuno ha anche affermato che l'ex allenatore blaugrana, Luis Enrique, lo avrebbe impiegato esclusivamente sulla corsia esterna sinistra con risultati deludenti, quasi un fosse un giocatore a malapena conosciuto dal suo tecnico. In realtà Luis Enrique lo aveva allenato al Celta Vigo, nella stagione in cui era stato premiato cone giocatore rivelazione della Liga, ed aveva fortemente caldeggiato il suo ritorno al Barcellona nel momento in cui era stato ingaggiato sulla panchina catalana.

Rafinha, dopo 290 giorni di fermo agonostico e due interventi chirurgici per un problema ad un ginocchio, appare perfettamente recuperato e nel frattempo ha anche fatto ritorno in campo, giocando 11' più recupero nella gara di Copa del Rey contro l'Espanyol.