Protagonisti dell'appuntamento al teatro Carignano nel centro di Torino, "Pergamena dello Sport 2017", il capitano ed il presidente della Juventus, Gianluigi Buffon e Andrea agnelli, si raccontano, o meglio raccontano loro stessi all'interno del contesto bianconero. Presente in sala anche la sindaca di Torino Chiara Appendino, anche lei tifosa juventina. Qui di seguito sono riportate le dichiarazioni di Agnelli e di capitan buffon.

Andrea Agnelli: 'La Juventus punta a crescere internazionalmente'

"Nel calcio come nella vita, i risultati si ottengono con il sacrificio, con l'impegno e con il sudore.

In questo senso le sorprese non esistono. La Juventus sta vivendo un periodo particolarmente felice e brillante, il merito va ai ragazzi che si stanno impegnando intensamente nel raggiungere questi risultati positivi. Noi tutti stiamo puntando a crescere sotto ogni punto di vista ed il nostro è un club molto ambizioso, che vuole crescere ed imporsi non solo a livello nazionale, vogliamo espandere i nostri successi anche in ambito europeo ed internazionale. Noi ci siamo prefissati come obiettivo quello di trasmettere i valori di questo sport anche a chi ci segue da lontano, perché le lacrime di un calciatore sono in mondovisione, mentre quelle di altri sportivi non lo sono. Abbiamo anche il vantaggio di disporre di una grande disponibilità economica, ma ciò non rappresenta esclusivamente un vantaggio, dato che dobbiamo garantire anche il buon esempio, dobbiamo mostrare come si comporta una società nel rispetto delle norme comuni", ha dichiarato Agnelli.

Buffon: 'Ho iniziato a giocare per diletto, poi...'

"Per vincere non esiste di certo una ricetta precisa. Come ha detto il presidente poc'anzi è necessario il sacrificio di tutti, da noi che scendiamo in campo, ai magazzinieri. Io però di consigli non ne posso dare, ognuno compie azioni in base a come si sente. Ho iniziato a giocare per puro divertimento, per dilettarmi nel gioco del calcio, poi successivamente è divenuto un qualcosa di serio per me.

Lo dico anche con un pizzico di amarezza, perché so che non è molto carino da dire ma purtroppo è così. Dato che secondo me il calcio è divenuto un qualcosa di serio, lo affronto con il massimo impegno per migliorare. Tutti dovrebbero lavorare con la massima abnegazione, non solo per migliorare se stessi, ma anche per accrescere la qualità e la solidità del gruppo. Questo è l'unico consiglio che riesco a fornire: si lavora sempre con serietà".