I bianconeri vincono 2-0 il derby all'Allianz Stadium e volano in semifinale di Coppa Italia dove troveranno la temibile Atalanta di Gasperini, che è riuscita ad eliminare il Napoli vincendo al San Paolo. La Juventus, dunque, continua a superare avversari e a mietere successi.

Continua il momento magico dei bianconeri

La formazione bianconera ieri, 3 gennaio, ha confermato di essere in stato di grazia. Anche in Coppa Italia la corsa dei Campioni d'Italia non si è fermata, con un 2-0 al Torino che è valso la semifinale con pieno merito. Rispetto alla vittoria contro il Verona, Allegri ha apportato sei cambi alla formazione iniziale, dando una maglia da titolare anche a Claudio Marchisio.

Nonostante i numerosi innesti, la compagine juventina non ha perso smalto né brillantezza, disputando una gara quasi perfetta. L'unico neo è che i padroni di casa avrebbero dovuto chiudere prima la gara, concretizzando meglio le tantissime occasioni da gol costruite. L'unico vero rischio corso dai ragazzi di Allegri è stato il palo di Niang, giunto dopo la rete capolavoro di Douglas Costa; per il resto i bianconeri hanno controllato la sfida dall'inizio alla fine.

Allegri ha riproposto dall'inizio Paulo Dybala che ha disputato una gara non brillantissima, muovendosi bene ma fallendo parecchie occasioni da gol. In alcune azioni si sono visti sprazzi del vero Dybala, e l'impressione è che pian piano il 10 bianconero stia tornando ai suoi livelli.

D'altronde, si sa, sotto la gestione Allegri quest'anno tutti stanno rendendo al meglio, rivelandosi importanti e decisivi per il progetto bianconero. Una citazione speciale la merita Douglas Costa che ha giocato tutti i novanta minuti in modo veramente eccezionale. Un gol da cineteca nel primo tempo e tantissime accelerazioni che hanno mandando in tilt la difesa granata, per un giocatore che nelle partite decisive potrebbe rivelarsi fondamentale per aprire le difese avversarie con le sue accelerazioni devastanti.

L'unica nota stonata della serata è stata Stefano Sturaro che, schierato da terzino destro, ha offerto una prestazione deludente, con alcune sbavature che potevano costare care alla Juventus. Non a caso il tecnico toscano alla fine del primo tempo l'ha mandato sotto la doccia per dare spazio a Lichtsteiner, che nella ripresa si è mosso molto bene.

La squadra bianconera, dunque, continua la sua marcia spedita verso gli obiettivi stagionali, rimanendo in corsa anche quest'anno su tre fronti.

La qualità della rosa bianconera

Una delle certezze, in casa bianconera, è data dalla qualità della rosa a disposizione di Allegri. Ieri sera ci sono stati molti cambi nell'undici iniziale, ma il risultato finale non è affatto cambiato. A dimostrazione di quanto l'organico sia di primo livello, definire rincalzi giocatori come Asamoah, Marchisio, Douglas Costa e Rugani sarebbe offensivo. In altre squadre sarebbero certamente titolari, anche se c'è da dire che nella rosa della "Vecchia Signora" nessuno è certo del posto in campo, dato il gran numero di calciatori di livello come Benatia, Pjanic, Khedira, Cuadrado e Alex Sandro.

In panchina, tra i bianconeri, c'erano anche altri pezzi da novanta che normalmente non sono tra gli undici iniziali, su tutti Barzagli e Bernardeschi, non dei giocatori qualunque.

A proposito di Bernardeschi, con Allegri non sta trovando tantissimo spazio, ma merita un elogio per come ha giocato quando è stato chiamato in causa. Tutte le volte che l'allenatore l'ha mandato in campo, infatti, l'ex Fiorentina ha fornito sempre delle prove soddisfacenti, se non addirittura decisive. Per quanto riguarda Max Allegri, l'allenatore vanta certamente molte frecce al suo arco, e questo aspetto potrebbe rivelarsi un vantaggio non da poco nella corsa scudetto, e sopratutto nelle altre competizioni. Del resto, i campioni d'Italia sono ancora presenti in tutti i tornei che li vedono impegnati, e dimostrano di avere ancora una gran voglia di vincere, poiché la vittoria appartiene indubbiamente al DNA di questa società.