Finito di guardare le agghiaccianti e desolanti immagini, che i media mandano in onda tutti i giorni dalle città terremotate di Amatrice, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto- dove interi borghi e parte di paesi sono implose - , è nata spontanea in molti di noi una domanda: "Ma la mia casa reggerebbe ad un Terremoto?".

Casa sicura o insicura?

Diciamolo, il quesito amletico "casa sicura o casa insicura?", che in questi giorni ci toglie il sonno la notte e ci rende inquieti di giorno, non è per niente di facile soluzione perché la maggioranza di noi italiani non ha piena dimestichezza con il mondo dell'edilizia, meno che mai con le tecniche di costruzione e relativi materiali.

Come spesso accade quando ci apprestiamo a costruire una casa o ad acquistare un appartamento in città le prime cose che guardiamo sono la zona, l'estetica dell'edificio, la distribuzione delle stanze.Per non parlaredi quando la costruzione è antica, rimaniamo letteralmente affascinati dalle spesso insidiose pietre che ricoprono gli edifici, ma non ci preoccupiamo minimamente dei materiali, del suoloe della messa in sicurezza di quelle costruzioni.

Insomma nulla di più sbagliato. E i recenti fatti accaduti ne Centro Italia ce lo insegnano. Edifici bellissimi, storici, risalenti a epoche passate - memorie storiche ed artistiche dell'Italia più nascosta e preziosa - sbriciolati, sciolti come neve al sole.

E allora cosa fare per capire se anche il nostro tetto potrebbe crollarci addosso in caso di evento sismico e, ancora, come mettere in sicurezza le nostre abitazioni?

Cosa fare per capire se la casa è sicura

La prima cosa da fare è accertare la data di costruzione dell'immobile ed capire se sono stati fatti condoni edilizi, quindi rintracciare le planimetrie dell'edificio e tutte quelle informazioni utili sulla ditta che ha eseguito i lavori.

Se la cosa risulta farraginosa o quasi del tutto impossibile allora passate alla analisi visiva della vostra abitazione.

Un utile riferimento al riguardo è il materiale realizzato da "formicablu" per Edurisk, un bellissimoprogetto di educazione al rischio sismico e vulcanologico. La casa infatti risulta più vulnerabile se i materiali utilizzati sono misti o tagliati in modo irregolare, poiché l'energia prodotta dal sisma passerebbe proprio nei punti di congiunzione più deboli.

Passiamo poi all'analisi del tetto. Se siamo in presenza di un tento spiovente "spingente", l'edificio potrebbe rivelarsi nella sua fragilità. Risulta essere più forte invece un edificio con il tetto non spingente sui muri, sotto il quale si trova solitamente una capriata, un cordolo, una trave o una catena. Sono sempre preferibili gli edifici a pianta quadrata o rettangolare rispetto ad una irregolare. Se poi si tratta di un edificio posto su dei pilasti a vista, siamo in presenza di una costruzione altamente vulnerabile.

Dunque i segnali di allerta esistono e non vanno mai sottovalutati, come crepe, spaccature, avvallamenti, muri spanciati o anche dei ferri arrugginiti che fuoriescono dalla struttura.

Per non parlare poi del fatto che scavi, soprastrutture, modificazioni interne non autorizzate, spostamento di finestre possono rovinosamente indebolire gli edifici. I costi degli interventi di messa in sicurezza antisismica possonocomportare una spesa di 20-30 mila euro per un appartamento di 80-90 metri quadri. Cifre che in parte a seconda dei casi possono prevedere anche un contributo pubblico.