La drammatica testimonianza di una studentessa che racconta come un suo parente viene arruolato dalla mafia e poi ucciso.Si apre così il video presentato dalla Scuola professionale ARAM IEFP di Catania che ha per titolo “La mia speranza vola in alto”. Il cortometraggio è stato realizzato interamente dai ragazzi del primo anno dei corsi di obbligo scolastico che studiano per diventare acconciatori ed estetiste.

La scuola ha presentato ufficialmente il video il giorno dell'anniversario della strage di Capaci partecipando al Concorso nazionale “Il silenzio è dolo” indetto da Avviso Pubblico, l’associazione che collega ed organizza gli amministratori pubblici che si impegnano concretamente per promuovere la cultura della legalità nel territorio nazionale.

“Il nostro obiettivo – dichiara Glenda Miceli, docente di Italiano e responsabile del progetto per la scuola catanese – è di sensibilizzare i giovani ai valori del rispetto, del coraggio e della non violenza, promuovendo la cultura della legalità. La risposta dei nostri ragazzi, alcuni dei quali vivono in quartieri degradati e contesti sociali difficili, è stata davvero positiva per cui la nostra speranza in un futuro migliore vola veramente in alto”.

Il cortometraggio

Il video è stato realizzato praticamente a costo zero: le riprese sono state girate con un telefonino e l’unica spesa sostenuta è stata quella per l’acquisto dei palloncini su cui i ragazzi hanno scritto i loro pensieri positivi e che poi, alla fine del cortometraggio, hanno liberato in volo nel cielo di Catania.

Il cortometraggio realizzato dagli alunni dell’ Istituto ARAM IEFP segue di poco un’altra iniziativa della stessa scuola, anch’essa legata al concorso promosso da Avviso Pubblico: l’intitolazione del Laboratorio di Estetica a Emanuela Sansone, prima donna uccisa dalla mafia quando aveva appena 17 anni.

“Ci sembrava doveroso – continua la professoressa Miceli – ricordare questa ragazza vittima della violenza mafiosa, di cui in passato si è parlato sempre poco e dedicarle un luogo prettamente femminile”.

Al progetto, oltre al dirigente scolastico Raffaele Rizzone e alla responsabile Glenda Miceli, hanno partecipato i docenti Andrea Barbagallo, Patrizia D’Urso, Salvatore Licciardi, Eliana Milazzo, Gabriella Sirni, Gabriella Strano e Silvana Pagano.

Il video, insieme ai lavori presentati dalle altre scuole, sarà pubblicato sulla pagina Facebook Lottallemafie dedicata al concorso di Avviso Pubblico, dove potrà essere votato fino ai primi giorni del mese di giugno.