Si chiama "Vicoli in Festa" il progetto di Arte collettiva che domenica 25 giugno, dalle ore 10 alle 21, arricchirà i vicoli del comune di Adrano, in provincia di Catania, con forme artistiche di diversa natura. Le associazioni culturali che hanno voluto e sviluppato il progetto "Vicoli in Festa", lo hanno ideato come una passeggiata alternativa che attraversa tre assi importanti dell'arteria stradale della cittadina alle pendici dell'Etna: via San Pietro, via San Filippo e via Cardone.

La struttura dell'evento

Dodici i vicoli selezionati che si snodano lungo il percorso tracciato dalle tre vie sopracitate.

All’interno dei vicoli scelti, le associazioni allestiranno gli spazi con: pittura, scultura, arte concettuale, artigianato artistico, proverbi; estemporanee di pittura e di fotografia, laboratori artistici, e anche angoli adibiti alla rivalutazione della storia e delle tradizioni locali. Ad organizzare l'evento, la cui partecipazione è libera, sono le associazioni Agazì, Ambiente e Vita, Comitato di quartiere San Giuseppe, F.I.D.A.P.A. Adrano-Biancavilla, Green City, Laboratorio Simeto, Misericordia Adrano, Muse, Pro Loco Adrano, Sicilia Antica (Adrano), alle quali si aggiunge anche la preziosa collaborazione di liberi cittadini amanti dell'arte e desiderosi di valorizzare il loro territorio.

Le parole dell'organizzazione

«Il territorio di Adrano è ricco di storia - ci ha raccontato durante un'intervista in esclusiva Maria Grazia Agati, Presidente dell'associazione artistico-culturali Agazì - è uno dei paesi più antichi di Sicilia. Le radici di questo paese vanno indietro fino al Neolitico. Il centro storico di Adrano è formato da un dedalo di vie, viuzze e vicoli intrecciati tra loro.

La ricchezza architettonica di questo centro storico è oggi in parte scomparsa a causa delle sovrapposizioni “modernistiche” rese necessarie dall'ammodernamento dei palazzi che ne sono il cuore, ma anche dimora di molti abitanti della cittadina».

"L’Idea al centro della manifestazione Vicoli in Festa - ha proseguito la Presidente di Agazì - è quella di far conoscere, ai più, questo luogo di inestimabile bellezza e ricchezza prima che l’incuria e la mancata tutela possano inesorabilmente farlo estinguere.

Quello che speriamo di fare è di riuscire a piantare dei semi, non fisici ma metaforici. Dei semi artistici, dei semi culturali che possano nel tempo essere fonte di rinascita, anche a partire dalla rivalutazione di quella che oggi può essere considerata una zona "decadente" del comune in cui viviamo. Per lasciarsi andare alla scoperta dei vicoli adraniti basterà seguire il filo rosso!".