Xiaomi, una delle società cinesi in più rapida crescita nel settore della telefonia e non solo, ha annunciato il suo ultimo dispositivo di punta: il Mi-Note. Si tratta di uno Smartphone di 6,95 millimetri di spessore, con un display 1080p da 5,7 pollici, una fotocamera da 13 megapixel, un processore Snapdragon 801, 3GB di RAM, una batteria 3000 mAh, e vetro curvo su entrambi i pannelli anteriore e posteriore: l'azienda definisce il vestro anteriore come "2.5D" e il vetro posteriore come "3D".

Produzione Cinese e outsourcing della componentistica sono il biglietto da visita del Mi-Note

Sebbene Xiaomi abbia talvolta alimentato accuse di imitazione da parte di Apple per dispositivi come il famigerato Mi-Pad, il Mi-Note non pare muoversi in questa direzione. Probabilmente non vincerà alcun premio per l'innovazione, ma a prima vista appare come un prodotto sobrio, solido, senza troppi fronzoli od orpelli estetici.

Una differenza notevole tra un evento Xiaomi e l'equivalente Apple è il modo in cui l'azienda parla e si confronta in relazione alla componentistica interna al telefono. Se da un lato infatti Apple andrebbe fiera della progettazione e realizzazione interna di ogni singolo componente, dall'altro Xiaomi parla in termini entusiastici del suo outsourcing tecnologico: è forte l'accento posto sullo schermo da 1080p realizzato da Sharp o sul display giapponese, sul sensore della fotocamera Sony, sul flash bicolore Philips, e sulle batterie Sony oppure LG. Xiaomi è uno dei primi marchi cinesi in grado di generare con successo il connubio tra la produzione locale, molto apprezzata in Asia, e la ricerca di collaborazioni con società al di fuori dei confini, che creino qualità e appeal per i potenziali buyer europei.

Ancora non si sa se il Mi-Note verrà esportato al di fuori di mercati asiatici affermati come la Cina e l'India ma Xiaomi, viste le premesse, sembra pronta a confrontarsi con mercati di Paesi con leggi sui brevetti più severe come quello europee o statunitensi. In ogni caso questo dispositivo rappresenterà il centro dell'ecosistema Xiaomi che è non solo un produttore di telefoni ma estende la sua produzione hi-tech anche all'elettronica di consumo: televisori, lampadine, e addirittura depuratori d'aria.

Il Mi-Note base costerà 2.299 Yuan (circa 330 euro), mentre il modello Pro caratterizzato da 4 gb di ram, processore Snapdragon 810 e display da 1440p costerà 3299 Yuan (circa 450 euro).