3 italia e wind hanno annunciato ufficialmente, secondo quanto riporta Tom's Hardware (noto sito per le informazioni riguardanti il mondo della Tecnologia), che la fusione fra le due agenzie inizierà a breve.

La guida della nuova società e i responsabili

La guida della nuova società, di cui ancora non è stato svelato il nome ufficiale, sarà responsabilità di Maximo Ibarra, attuale AD di Wind. Vincenzo Novari, con ruolo equivalente in 3 Italia, sarà invece nominato consulente senior.

Dina Ravere, direttore operativo, guiderà il processo di fusione fra le due aziende e il consiglio di amministrazione sarà composto da sei consiglieri.

Tom's riporta che "il presidente del consiglio di amministrazione ruoterà tra le due società madri ogni 18 mesi e avrà un voto decisivo su alcune questioni fondamentali di business".

Una fusione interessante anche per l'utenza?

3 Italiaè attualmente una delle società con i prezzi più bassi per offerte mobile sulla piazza. Ha ottenuto varie proteste riguardanti servizi inattesi e non voluti sui pagamenti finali degli utenti, ma ha comunque riscosso un notevole successo dati i costi contenuti di ogni funzionalità.

Dall'altra parte, invece, Wind si è sempre focalizzata sulle offerte convenienti per gli utenti che cambiavano operatore diventando parte integrante della compagnia (su questo, probabilmente, il primato lo ha vinto nel corso degli anni).

Wind, che ha anche inglobato al suo interno Infostrada, offre anche soluzioni di ADSL e telefonia non solo mobile, il che fa pensare a delle operazioni di mercato che - combinando le due "fazioni" - potrebbero portare a una grande copertura ad un prezzo contenuto per ogni offerta disponibile.

Ricordiamo ai lettori che nessuna di queste ipotesi è stata confermata sui canali ufficiali.

Perché si uniscono?

Motivi specifici riguardanti offerte (ipoteticamente proposti prima) non ce ne sono, ma riguardanti il bacino di utenza ovviamente sì.

Grazie alla fusione, le due compagnie raggiungeranno oltre 31 milioni di utenti per la telefonia mobile e 2,8 milioni di utenti per la rete fissa. Le entrate delle due aziende sarebbero spropositate e permetterebbero quindi progetti più ambiziosi con finanziamenti più importanti alle spalle.

Staremo a vedere.