Il Galaxy Note 7 è stato nell'ultimo periodo protagonista di una vicenda abbastanza curiosa. Il phablet messo sul mercato ad agosto 2016 aveva ricevuto numerose segnalazioni da acquirenti secondo i quali il telefono si riscaldava ed esplodeva, specialmente durante un periodo di ricarica. Da lì la decisione di sostituire tutti i Galaxy Note 7 in difetto di batterie. Ma il problema si è presentato più volte nel giro di pochi giorni portando così l'azienda asiatica alla decisione di togliere definitivamente dal mercato ogni esemplare esistente di Note 7.

Pochi giorni dopo la scelta d'interrompere la produzione. Samsung si è impegnata a ripagare tutti gli acquirenti, lasciandoli però sprovvisti di chiare spiegazione. Perciò ha deciso di dare una risposta definitiva sull'accaduto nella conferenza stampa programmata per il 23 gennaio. La conferenza verrà trasmessa anche online a partire dalle 10.00 di Seul e sarà visibile agli italiani a partire dalle 2 di notte sul sito di Samsung. Finalmente riusciranno gli affezionati di Samsung ad avere risposte esaustive? Staremo a vedere.

Ecco lo strano caso del Note 7

All'inizio Samsung aveva detto che i suoi ingegneri non erano stati in grado di capire il problema segnalato. Gli utenti non hanno gradito la risposta e pare abbiamo pensato all'ipotesi che vedeva come causa principale del problema un contatto tra anodo e catodo.

Problema scovato? Assolutamente no visto che alcuni esperti del settore hanno smentito più volte tale voce. I dubbi sono quindi rimasti tanti e si spera saranno rimossi quando il 23 gennaio mettendo a conoscenza il mondo intero su quali siano state le reali cause del problema. Inoltre si vocifera che la stessa Samsung possa spiegare cosa sia stato fatto per evitare che tali spiacevoli inconvenienti ricapitino nel futuro su altri modelli prodotti.

Attualmente l'uscita del Galaxy Note 7 ha portato un'enorme perdita nei bilanci di Samsung che in qualche modo dovrà pertanto rifarsi. Si aspetta quindi di conoscere presto il nuovo Samsung S8 con la speranza che stavolta non vi siano problemi come quelli riscontrati sul Note 7