Non solo fotocamere e microfoni, bensì anche i sensori movimento interni agli Smartphone potrebbero rivelarsi delle potenti "spie" per i propri dati sensibili.

Il rischio

Sembrerebbe, infatti, che questi sensori possano connettersi con app e siti poco attendibili per veicolare dati, immagini, e tutto il materiale contenuto negli smartphone e che, quindi, potrebbero mettere a rischio la privacy degli utenti ignari. Addirittura, in base a come spostiamo, ruotiamo o poggiamo il dispositivo mentre digitiamo sullo schermo, si potrebbero carpire password e e altri dati importantissimi per la privacy degli account.

Un'allerta mondiale

Ad evidenziare la problematica, tutt'altro che semplice da risolvere, è una ricerca dell'Università di Newcastle e coinvolgerebbe tutti i dispositivi mobili quali smarphone, tablet e persino i braccialetti fitness per fare sport.

È stato riscontrato, infatti, un problema comune a tutti questi dispositivi: attraverso sensori di movimento, accelerometri, giroscopi e sensori di prossimità è possibile che essi possano collegarsi direttamente, e senza alcuna particolare autorizzazione da parte dell'utente, a siti o ad applicazioni che potrebbero rivelarsi pericolose per tutte le componenti siano esse hardware che software e abusare dei dati in essi contenuti.

Un'informazione molto preoccupante sarebbe rappresentata anche dalla "distrazione" dell'utente di chiudere le sessioni e le finestre del proprio conto bancario, ad esempio, mettendo così a rischio la sicurezza di PIN e password, oppure di non controllare l'effettiva chiusura delle varie pagine rendendo "fruibili" ai siti cattivi queste informazioni anche quando il cellulare è bloccato.

Attenzione anche ai browser: meglio cancellare la cronologia periodicamente per eliminare password o altri dati registrati che potrebbero risultare disponibili ad altri siti. Si consiglia di eliminare anche i cookie.

Tutte le maggiori piattaforme browser come Google ed Apple stanno provvedendo alla risoluzione di questo problema.

Al momento, Mozilla Firefox ed Apple Safari hanno risolto solo in parte questa fastidiosa falla, ma i tecnici stanno lavorando approfonditamente sulla soluzione definitiva.

Per ovviare al problema, al momento, è possibile solo prendere nota di alcuni accorgimenti fondamentali: cambiare periodicamente PIN e password, chiudere app e finestre non in uso, ripulire la cronologia dei siti visitati e scaricare le applicazioni da piattaforme sicure leggendo bene le autorizzazioni richieste.