Nelle ultime ore il team di Telegram, app di messaggistica, ha rilasciato l'aggiornamento alla versione 3.18 in cui vengono inserite le chiamate vocali.

Il nuovo aggiornamento è già disponibile per gli utenti europeri che possiedono degli smartphone con sistemi operativi iOS ed Android.

Il fondatore della nota app Pavel Durov aveva già promesso l'introduzzione delle chiamate per l'inizio del 2017; oggi giustifica, attraverso comunicato, il ritardo dell'immissione: ciò è dovuto da una minuziosa ricerca da parte degli ingegneri del team che si sono impegnati per mettere in primo piano qualità e sicurezza.

Proprio per il fattore sicurezza, le chiamate di Telegram si differenziano da quelle di Whatsapp (altra nota app di messaggistica, tra le prime ad inserire l'uso delle chiamate audio), in quanto saranno protette dalla crittografia end-to-end, che permetterà solo ai due interlocutori di ascoltare la conversazione. In questo modo si impediranno eventuali problemi dovuti da attacchi man-in-the-middle (noto attacco che vede l'intercettazione e la trasmissione dei dati). Per mostrare agli utenti la sicurezza della chiamata verranno usate quattro emoji: se i simboli che appariranno saranno uguali sia sul telefono del ricevente che su quello del mittente la connessione risulta protetta.

La qualità, invece, è stata testata attraverso delle chiamate compiute tramite sistemi di Intelligenza Artificiale.

In più, gli utenti di Telegram potranno scegliere se abilitare l'opzione a tutti i contatti o non riceverne alcuna; e controllare con più facilità l'utilizzo del proprio traffico dati, alterando però la qualità del servizio chiamata.

La versione 3.18 mostra anche un'altra novità assoluta, che le permetterà di essere etichettata come la prima app ad averlo introdotto: la possibilità di scegliere manualmente l'intensità di compressione di un video prima di inviarlo. Si potrà anche prendere visione dell'anteprima del filmato per come arriverà al ricevente, in modo tale da poter valutare la qualità finale del processo di compressione.