Il nuovo Samsung Galaxy S9, secondo i rumors, sarà presentato molto prima rispetto al consueto momento dell'anno in cui il colosso coreano presenta il suo top di gamma. Una scelta forse dettata dalla necessità di mettere una pezza al possibile boom di iPhone X che sta facendo valere la forza del brand di Cupertino e il suo essere lo smartphone che celebra il decennale dall'uscita del primo melafonino.

Sono, però, lontani i tempi in cui Samsung inseguiva le performance dei device Apple. E non solo perchè iPhone X oggi per più della metà è fatto di componenti prodotti dal colosso coreano.

Ma Anche perché i prodotti con riferimento alla gamma Galaxy S e Note, negli ultimi tempi hanno davvero poco da invidiare per cena la grande qualità di quelli che sul retro vedono campeggiare una mela morsicata.

Galaxy S9: caratteristiche da top

Il nuovo S9 di Samsung avrà caratteristiche tecniche che rappresenteranno il top assoluto. Andrà con molta probabilità meglio di un S8 che ancora oggi soddisfa la maggior parte dell'utenza che lo ha acquisito. Si tratterà per lo più di componenti che faranno la felicità della community nerd e che difficilmente interessano da vicino l'acquirente medio. Secondo, però, quanto sta filtrando, il nuovo device di casa Samsung potrebbe avere una caratteristica che rischierebbe seriamente di fargli sbaragliare la concorrenza.

Sarebbe infatti in progetto l'installazione di una batteria che sfruttando il grafene allungherebbe in maniera sensibile l'autonomia dello smartphone. In alcune ipotesi si parla di un miglioramento delle performance medio del 45%, in altre c'è chi sostiene che ci si potrebbe trovare di fronte ad un dispositivo in grado di restare operativo per tre o quattro giorni senza essere attaccato ad una presa di corrente per ricaricare.

Il grafene è stato scoperto dieci anni fa e viene considerato un 'materiale miracoloso' per la sua elevata conduttività e per le incredibili performance.

S9: occhio al rischio

Quello di Samsung non è un rapporto eccezionale con le batterie. In molti ricorderanno il disastro relativo al Note 7 ritirato dal commercio per le batterie a rischio esplosione.

Si tratta di fenomeni dovuti alla necessità di contenere sempre di più lo spazio per la batteria e alla necessità di renderle il più duraturo possibile. Pertanto prima di dare per scontato l'impiego della nuova tecnologia potrebbe essere necessario attendere la fine dei test.