Apple è finita nel mirino della legge in Francia per il fenomeno dell'obsolescenza programmata. E non si fa in tempo a chiedersi cosa sia questa presunta manovra del colosso americano che anche Samsung finisce nel calderone per accuse simili.

E addirittura è arrivata una parziale conferma da parte dell'azienda che, per sdebitarsi, ha preferito agevolare la sostituzione delle batterie ai propri clienti. Era infatti noto che i dispositivi rallentassero nella velocità a causa di un peggioramento delle prestazioni che era "programmato" in maniera proporzionale al decadimento della batteria.

Tradotto in termini semplici: più i telefoni invecchiavano, più diventavano lenti e di conseguenza inducevano il consumatore a rivolgersi al proprio negoziante per acquistare un nuovo modello.

Apple e Samsung: un nuovo capitolo

La notizia, però, è che stavolta l'indagine è scattata in Italia. Si arricchisce, dunque, di un nuovo capitolo quella che presto potrebbe essere un dibattito ad ampiezza internazionale. Negli Stati Uniti, ad esempio, non appena è rimbalzata la voce dal suolo francese sono scattate più di trenta class action da parte dei consumatori e chissà cos'altro ancora accadrà in un mondo dove gli iPhone sono quantomeno decine di milioni.

E attenzione, in Italia, non ci sono grattacapi soltanto per Apple, dato che anche Samsung rappresenta uno dei due capitoli aperti dall'Antitrust, attraverso cui ci si vuole vedere chiaro su quelle che sono le pratiche tecniche e commerciali dei due colossi.

La novità rispetto alle stesse motivazioni che hanno contraddistinto i procedimenti avviati in Francia è che nel mirino finiscono anche gli aggiornamenti che verrebbero fatti installare all'utenza senza offrire al consumatore la consapevolezza dei cambiamenti, in termini di prestazioni, che potrebbero riservare.

S9 e iPhone X?

Il 2017 si è chiuso con l'uscita di iPhone X. Il nuovo modello iconico di Cupertino che avrebbe dovuto celebrare il decimo anniversario dall'uscita dal primo melafonino. Le voci sull'obsolescenza programmata non hanno fino al momento distolto il consumatore dalla voglia di acquistarlo, come dimostrano i dati di vendita.

Si tratta di accuse che andrebbero verificate fino in fondo e per il momento non intaccano le intenzioni dei potenziali acquirenti. E per S9, in uscita a febbraio e sugli scaffali a marzo, dovrebbe esserci lo stesso destino, dato che l'attesa è altissima.