Il 2018 non sembra essere cominciato sotto i migliori auspici per Apple. Dalla Francia rimbalza la notizia dell'apertura di un fascicolo ai danni dell'azienda di Cupertino. Il motivo? L'obsolescenza programmata.

L'inchiesta

La procura francese ha aperto il 5 gennaio un indagine contro Apple per "truffa" e "obsolescenza programmata". Secondo quanto riferito dai media transalpini la decisione di aprire un'inchiesta è la conseguenza di una denuncia presentata la settimana scorsa dall'associazione "Halte à l'obsolescence programmée" (Hop). L’iniziativa dei magistrati francesi applica per la prima volta la legge del 17 agosto 2015 sulla transizione energetica, che qualifica come reato l’obsolescenza programmata, così definita: «L’insieme delle tecniche grazie alle quali un operatore sul mercato cerca di ridurre deliberatamente la durata di vita di un prodotto per aumentarne il tasso di sostituzione».

La stessa azienda guidata da Tim Cook ha ammesso di rallentare i device più datati.

La questione obsolescenza programmata

Già un anno fa era saltata fuori la problematica legata a tale strategia. Più di un consumatore ha pensato che questa tipologia di processo fosse attuata da Apple per diminuire il ciclo di vita dei prodotti più datati e favorire un costante rinnovamento da parte degli acquirenti. In un servizio di FAQ sul sito del colosso di Cupertino era stata data una spiegazione circa il funzionamento dell' "obsolescenza programmata"

L'iphone ha un ciclo di vita di circa 3 anni, mentre il Mac di 4.

Le proteste

Molti utenti hanno mostrato il loro disappunto riguardo la questione. Viene ritenuto inaccettabile questa sorta di "sabotaggio" per favorire l'acquisto di smartphone o pc più recenti e si conseguenza più costosi.

A inizio 2016 era stata già presentata una denuncia da parte dei consumatori per pubblicità ingannevole: l'accusa era di rendere iphone 4s obsoleto di proposito con l'aggiornamento ad IOS 9.Lo stesso problema è stato segnalato su altri modelli: 5,5s, 6, 6s e addirittura sul 7.

Ora la palla passa ad Apple che dovrà difendersi nelle sedi opportune per difendere la propria immagine e la propria policy.

Senza dubbio questo polverone mediatico sollevato in Francia non sembra giovare alla "mela morsicata" che si trova già ad affrontare altre "problematiche" (vedasi le vendite di iphone X). Si prospettano tempi duri per Cook e soci.