Whatsapp da molti è definita la regina delle applicazioni. Il servizio di messaggistica è spesso al centro delle notizie dal mondo della tecnologia per aggiornamenti, modifiche e novità, decorse dal momento dell'acquisizione da parte del gruppo Facebook. Ad oggi si parla di iscritti pari a più di un miliardo di abitanti sulla terra, felici nell'utilizzare il servizio sia dai dispositivi Android che da IOS. Diverse le modalità di comunicare a distanza di migliaia di chilometri con colleghi, familiari e con qualsiasi tipo di persona si voglia, grazie ai video, alle note vocali e all'invio, quello che ha sancito il successo del nota app, di istantanei messaggi.

Novità: diversi raggiri su WhatsApp

Diverse volte WhatsApp è stato criticato per malfunzionamenti o di tentativi di frode attraverso l'invio di catene di messaggi: molte vole infatti compaiono nelle chat inviti a cliccare per ricevere buoni sconto benzina o alimentari ma anche ingannevoli possibilità di vincita di Smartphone, computer portatili e altri tipi di beni, utili per essere dei buoni specchietti per le allodole per attirare i più ingenui.

I malintenzionati puntano ai dati privati dell'utente, ma anche all'attivazione di tariffe e promozioni indesiderate, delle vere e proprie truffe che spesso si accostano a quelle di malware che infettino i dispositivi o per rubare dati o per danneggiarli seriamente.

Diverse le segnalazioni sui vari social network utili per mettere in guardia i più ingenui dal compilare moduli con dati personali senza avere alcuna certezza del mittente: sempre bene allerta da tutto ciò, specialmente nelle ultime ore visto che circola un messaggio truffa con destinatari molti clienti Tre, Wind, Tim e Vodafone.

Una nuova trappola

Si tratta della famosa catena di Sant'Antonio. Messaggi chilometrici inviati su WhatsApp con il copia-incolla per invitare altri utenti ad inoltrarli ai loro contatti: in poco tempo il contenuto diventa virale e poco importa se si tratti di messaggi di auguri di buone festività o simili, ma lo stesso non si può dire di quelli che allegano nel testo anche dei sospetti link.

L'ultimo messaggio/caso riguarda proprio un fantomatico rimborso legato alle bollette a 28 giorni che, come bene saprete, grazie all'Agcom sono state destituite per dare spazio a quelle regolari a 30 giorni di fatturazione. Un form per il rimborso farlocco per rubare i dati inseriti dall'utente, quest'ultimo speranzoso di ricevere il fatidico rimborso, anche se in realtà si tratta di un valido metodo per rubare informazioni su conti correnti e annessi numeri di telefono sul quale si chiede il rimborso da parte degli operatori telefonici per questo 2018.