E' stata ritrovata questa mattina sana e salva Brunella Guagliani, la donna di 53 anni scomparsa lo scorso sabato a Longobucco, in provincia di Cosenza, mentre raccoglieva funghi nei boschi silani.

La donna, avvistata questa mattina dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato e dagli operai di Calabria Verde, era caduta in un canalone alla sommità del quale ieri, in tarda serata, erano stati ritrovati alcuni suoi oggetti personali tra cui un cestino, il coltello utilizzato per la raccolta dei funghi e una bottiglietta d'acqua. E proprio a seguito di questo ritrovamento le ricerche dei soccorritori si erano intensificate nella suddetta zona, che distava circa 700 metri dal luogo in cui la donna aveva parcheggiato la sua automobile al momento della scomparsa.

A dare l'allarme lo scorso sabato erano stati i familiari, preoccupati dal mancato rientro della donna dall'escursione, ma la scoperta degli oggetti a lei riconducibili aveva riacceso le speranze degli amici e della famiglia di Brunella Guagliani, che è molto conosciuta nella città bruzia.

Le operazioni di recupero

La donna è apparsa ai soccorritori infreddolita e impaurita dopo 4 notti all'aria aperta, ma le sue condizione almeno apparentemente non sembrano destare preoccupazioni.

Per le operazioni di recupero si attende adesso l'arrivo di un elicottero, ma a causa delle condizioni climatiche avverse ancora non è stato possibile trasferire la donna in sicurezza sulla strada dove ad attenderla sono già schierati i soccorritori del 118 e del Soccorso Alpino.

I dettagli dell'operazione sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa tenutasi in Prefettura a Cosenza, alla quale ha presto parte anche la nipote di Brunella Guagliani, Miriam Castellano, che ha ringraziato tutti coloro che hanno coordinato le operazioni di soccorso, a partire dal Prefetto di Cosenza, Gianfranco Tomao, e al suo staff. "E poi - ha aggiunto la Castellano - grazie a Nostro Signore" essendo la famiglia di Brunella Guagliani molto credente.