Una nuova scossa di Terremoto è stata registrata in Calabria ed in particolare nella provincia di Cosenza.La regione è una terra ballerina e ciò è noto a tutti ma le scosse che si stanno registrando negli ultimi periodi fanno preoccupare. L'epicentro è stato registrato nel territorio cosentino ed è stato nuovamente avvertito dalla popolazione. Vediamo i dati che sono emersi in seguito alle analisi eseguite dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.

Scossa di magnitudo 2.3

La scossa di terremoto è stata registrata nella giornata del 7 aprile 2016 alle 13, ora italianaad unalatitudine 39.7 ed una longitudine 15.9.

La scossa è stata inoltre molto superficiale considerando che è stata registrata ad una profondità di appena 33 chilometri ed ha avuto un magnitudo di 2.3 della scala Richter. Ad avvertire il sisma è, come sempre, la Sala Sismica INGV-Roma. Molteplici sono stati anche i comuni che hanno avvertito il terremoto e tutti della provincia di Cosenza. Nel raggio di dieci chilometri troviamoquelli di Belvedere Marittimo, Diamante, Santa Maria del Cedro, Verbicaro, Grisolia, Maierà e altri limitrofi. Nel raggio fino a venti chilometri troviamo anche i comuni di Papasidero, Lungro, Santa Caterina Albanese, Mottafollone, Scale, Bonifati, San Sosti, Sangineto Malvito e limitrofi.La scossa è stata registrata a 55 chilometri a nord ovest di Cosenza e 89 chilometri a nord ovest di Lamezia Terme.

La popolazione dei comuni indicati comincia a temere il peggio, ipotizzando che tante piccole scosse possano sfociare in un terremoto di notevole intensità. Per fortuna fino ad ora non sono stati registrati danni nè a cose, nè a persone.

Altre due scosse il 4 aprile

Nella stessa zona il 4 aprile erano state registrate altre due scosse di terremoto. L'intensità era stata di magnitudo 2.5 e i comuni interessati erano stati pressoché gli stessi.

Anche la profondità dei sismi era stata simile. La popolazione comincia ad avere paura per questi numerosi eventi sismici che vengono avvertiti periodicamente. Ovviamente si tratta di eventi che non si possono prevedere ma che vengono periodicamente monitorati dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.