Un'altra segnalazione è arrivata dall'Università della Calabria, diffusa dal portale online "quicosenza.it".È ritornato in azione l'uomo che già in passato aveva spaventato tante ragazze nei pressi del cubo 33.Questi è solito denudarsi e mostrare igenitalimentre compie degli atti sessualmente espliciti. Le ragazze sono impaurite e tutti gli studenti universitari sono, ovviamente, indignati. Le forze dell'ordine, nonostante i numerosi identikit forniti, non sono ancora riusciti ad acciuffare l'uomo.

Continua a colpire il "masturbatore seriale"

La segnalazione è stata diffusa il 4 novembre dalla redazione di "quicosenza.it"; al suo interno si legge la denuncia di un universitario o universitaria.

Nella segnalazione si racconta di un fatto avvenuto il 3 novembre nei pressi del cubo 33: un uomo di circa sessant'anni era a bordo di un furgoncino bianco, ha accostato e si è denudato mostrando i suoi genitali. Non contento, ha cominciato a compiere atti dei quali non vengono riportati i dettagli. Questi incresciosi episodi sono stati segnalati diverse volte alle forze dell'ordine, ma se il responsabile non viene colto sul fatto non si possono prendere provvedimenti. C'è da sottolineare che ormai da diversi anni giungono avvisi sulla presenza di colui che viene definito come "masturbatore seriale". Il furgoncino bianco si muove sempre nella stessa zona e sempre agli stessi orari.

Altro caso il 21 ottobre

Sempre "quicosenza.it" aveva lanciato un allarme il 21 ottobre, in seguito ad un episodio simile avvenuto nei pressi del cubo 36. Un uomo a bordo di un'Alfa Romeo grigio chiaro era stato visto mentre si masturbava. L'uomo era stato descritto come una persona di mezza età, di media statura e con pochi capelli.

A quanto pare, costui ha il vizio di spiare le coppiette che si fermano nel parcheggio, per poi lasciarsi andare ad atti deprecabili.

Gli studenti, ovviamente, ritengono che ormai questa situazione è diventata insostenibile. Infatti si tratta di una vicenda vergognosa e, per certi versi, anche squallida.Tutti infatti chiedono più controlli e che il responsabile (o i responsabili) vengano individuati e allontanati per garantire maggiore sicurezza alle tantissime persone che ogni giorno frequentano il prestigioso ateneo calabrese.