Un giovane di 26 anni ha ucciso il padre a fucilate ieri 16 novembre 2017. L'omicidio sembra essere avvenuto nell'abitazione di famiglia, precisamente nel cortile, e solo oggi cominciano ad emergere i dettagli precisi della vicenda. L'omicida è stato arrestato.

La vicenda

Cos'è successo e dove? Un giovane di 26 anni ha sparato al proprio padre in provincia di Cosenza, precisamente a Rossano. Ieri ancora non si sapeva se il motivo dell'uccisione fosse stato una lite che aveva spinto il giovane a reagire in malo modo e ad arrivare ad uccidere il padre, ma si sapeva solo per certo che il giovane era stato arrestato.

Come scrive 'Il Messaggero', e come emerge dagli ultimi dati raccolti dagli investigatori della Compagnia di Rossano che nelle ultime ore hanno interrogato il giovane, sembra che il motivo principale che avrebbe scatenato la vicenda sia stato proprio una lite nata per delle sciocchezze. La vittima è Mario Manzi e il giovane di 26 anni che lo ha ucciso è il figlio di nome Alessandro.

I dettagli

Mario Manzi era già conosciuto dai carabinieri per precedenti di spaccio di droga ed estorsione. Suo figlio, 'omicida' che si è immediatamente costituito alle forze dell'ordine, ha precedenti solo per spaccio di droga, ma le attività criminali dei due erano già note. Padre e figlio convivevano in una casa popolare a Rossano, in provincia di Cosenza ma, a quanto pare, i rapporti erano difficili.

Mario Manzi si era prima separato dalla moglie e poi lui e suo figlio erano andati a vivere insieme. Al momento della vicenda erano presenti anche la sorella di Alessandro, di qualche anno più giovane di lui, e la convivente della vittima. Forse la lite è nata per contrasti relativi alle attività criminali dei due? Non si sa di preciso quale sia stato il motivo scatenante della lite, ma si sa che le discussioni tra i due erano frequenti.

Dove sarebbe avvenuto esattamente l'omicidio? Se la lite sembra essere iniziata in casa, sarebbe però poi continuata fuori, in cortile, luogo dell'omicidio. Gli investigatori devono ancora interrogare la convivente di Mario Manzi e la sorella dell'omicida, entrambe presenti al momento dell'uccisione. Le indagini chi le dirige?

Il pm di turno della Procura della Repubblica di Castrovillari. Per ora, si conoscono questi dettagli ma altri sono da scoprire, come quello della lite. Sarà stata scatenata da motivi futili oppure riguarderà le attività criminali che padre e figlio hanno svolto?