Svolta nelle indagini sull'omicidio di Maria Angela Granomelli, la gioielliera di Saronno: il presunto assassino è stato arrestato. L'ultima mossa, far circolare i camion pubblicitari con la sua foto ed una specie di taglia per chi desse informazioni su di lui, è stata decisiva. Ieri sera un uomo di Bollate, in provincia di Milano, si è recato presso la stazione locale dei carabinieri ed ha affermato di aver notato un uomo che assomiglia a quello sui cartelloni pubblicitari, trasmesso anche in tv nei telegiornali. I carabinieri lo hanno raggiunto e portato in caserma dove, dopo qualche ora di interrogatorio, ha confessato.

Il nome non è ancora stato reso noto, ma si tratta di un italiano di 40 anni, disoccupato, che vive a Caronno Petrusella, piccolo Comune in provincia di Varese, ad appena 3 km da Saronno, teatro dell'omicidio. L'uomo era già noto alle forze dell'ordine per dei piccoli precedenti penali che hanno portato i carabinieri a definirlo uno "sbandato". Nella confessione, l'assassino ha spiegato anche il motivo del suo folle gesto. Lui non era entrato nella gioielleria per ammazzare la donna che nemmeno conosceva, ma solo per rapinarla. Quando poi la donna ha reagito, è stato colto da un raptus ed ha cominciato a picchiarla. E non si è fermato finché la donna non è morta.

Le indagini giungono così ad una svolta e se gli elementi che i carabinieri hanno in mano coincideranno con la confessione del presunto omicida, il caso sarà risolto e l'uomo verrà processato.

A rischio c'è anche la sua compagna che lo ha ospitato a casa sua a Bollate per diverse settimane. Casa in cui l'uomo è stato trovato dai carabinieri. Resta da capire se lei fosse al corrente di ciò che aveva fatto e se lo stesse coprendo.