L'Inghilterra era molto determinata ad affiancare gli Stati Uniti per un imminente attacco in Siria, al fine di rispondere duramente al presunto uso di armi chimiche da parte del regime di Assad.

Il Parlamento inglese, però, ha bocciato per 13 voti la mozione per un intervento in Siria con raid militari.

Gli Usa sono rimasti delusi dal risultato della votazione e il presidente Obama sta ora studiando le possibili mosse da compiere.

La pista più probabile porta ad un attacco armato solitario di Washington perché i combattimenti non dureranno per un arco di tempo lungo, dunque si potrebbe anche fare a meno di un aiuto degli alleati europei.

Queste le uniche dichiarazioni ufficiali della Casa Bianca al termine del voto contrario dell'Inghilterra: "Continueremo a consultarci con il governo inglese, uno dei nostri alleati più vicini; le decisioni di Obama saranno guidate da quelli che sono i migliori interessi degli Stati Uniti".

Nettamente in disaccordo con gli Usa per un conflitto in Siria la Russia, che annuncia: "Siamo contrari a qualsiasi risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu che possa essere usata per un'azione di forza contro la Siria".

Nei giorni scorsi, l'Italia ha fatto sapere che potrebbe supportare azioni militari statunitensi nel Paese asiatico solo nel caso in cui le Nazioni Unite dessero il loro ok.

Infatti gli ispettori dell'Onu, presenti nel territorio siriano, forniranno nei prossimi giorni le loro relazioni riguardanti l'utilizzo o meno di gas nocivi e i possibili autori di queste offensive chimiche.