Il problema dei locali notturni è serio nel nostro Paese, se poi si vuole chiudere gli occhi e fingere non ci sia ciascuno si è liberi di farlo, ma forse sarebbe meglio per il bene e il futuro dei nostri giovani che a livello locale e nazionale si affronti il tema, perché le leggi fino ad oggi realizzate non sono servite a nulla.

Giovani tra i 13 e i 40 anni ma anche più anziani ormai frequentano i locali del divertimento dove trovi di tutto, fiumi di alcool, ma ormai anche slot machine e macchine per il gioco di ogni sorta e tanto altro ancora, che non sono proprio quello che nessun genitore o partner vorrebbe vedere nei night e nelle discoteche.

Uno di questi locali, il Cocoricò, è stato bloccato di recente dalla questura di Rimini, che ha fermato il famoso locale per tre settimane. La discoteca sulle colline di Riccione potrà riaprire solo il 15 settembre, a stagione estiva finita; le autorità, oltre a disporre la chiusura, hanno anchedisposto il ritiro della licenza alla società di gestione, la Piramide Srl, che non potrà organizzare feste o serate in altri locali anche se non è stato disposto il sequestro del marchio Cocoricò.

Tutto è partito da riscontri che hanno portato al provvedimento, dovuto soprattutto ad episodi di spaccio dentro il locale e nel parcheggio, rilevati dalla Polizia nonché ad un caso di presunto stupro avvenuto una settimana fa di cui si è avuto segnalazione dalla compagnia dei Carabinieri di Riccione.

Una situazione che ovviamente non riguarda solo questo locale ma i locali di mezza penisola: pur essendo vero che i giovani trovano sfogo alle difficoltà, ad un'esistenza stressante e a volte priva di reali progetti per il futuro col divertimento, spesso la frustrazione e i problemi li portano a gesti violenti o a facili e losche attività che rovinano anche giovani puliti avviandoli allo spaccio.

Allarmante da un capo all'altro dell'Italia la toponomastica dei locali a rischio attività illecita: se si preferisce non vedere dove vanno a divertirsi i giovani oggi si può accettare questo scenario di apparente normalità che invece nasconde solo degrado, dove si scopre un mondo di delinquenza, di prostituzione e di droga che potrebbe lasciare allibiti molti genitori.

Drink ad alto tasso alcolico, gruppi di ragazzi poco puliti, giro di prostituzione, droga e delinquenti di grosso e piccolo taglio: ecco cosa gira in questi locali all'apparenza visti con occhio benevolo perché frequentati da ragazzini e ragazzine solo per divertimento dove passano notti ballando o ascoltando musica.

Non si esagera descrivendo questa realtà  in modo così severo e critico, ma anzi i racconti di fatti di cronaca  noti a tutti dimostrano che la realtà è spesso anche peggiore;  chi cerca di uscire dal gioco e dal giro spesso non ce la fa: si auspicano per il bene delle generazioni più fragili e giovani più interventi di controllo e di blocco di locali che al confronto col Cocoricò forse non è proprio il caso più disperato, c'è assolutamente di peggio eppure tutto continua regolarmente.

Sono gli stessi proprietari e le società che le gestiscono che si dovrebbero occupare di evitare che nei loro locali si verifichino certe situazioni spiacevoli perché è davvero da poco furbi lasciare che proliferino certe attività illecite dato gli introiti di locali simili, perché è sufficiente un controllo come questo e salta tutto il castello di cristallo costruito sulla sabbia.