Grazie all'amnistia votata all'unanimità loscorso 18 dicembre dalla Duma in occasione del 20° anniversario della Costituzionedella Federazione Russa, Maria Alekhina e Nadia Tolokonnikova escono dalcarcere di Nizhni Novgorod dove era reclusa dall'agosto 2012.

Maria, 25 anni, è una delle Pussy Riot - gruppo punkrusso politicamente impegnato - che dueanni fa furono condannate per teppismo, per la preghiera cantata nellacattedrale di Mosca, giudicata blasfema e "anti-Putin". L'altracomponente del gruppo liberata stamani, Nadejda Tolokonnikova, 24anni, dopo uno sciopero della fame impegnativo, era stata portata all'ospedalecarcerario di Krasnoiarsk in Siberia.

Nonostante il tentativo di sottrarre Maria Aliokhina dall'attaccomediatico, è trapelata la sua prima tagliente dichiarazione. Alla tv russa d'opposizioneDozhd, Maria ha detto che l'amnistia concessa è "una trovata pubblicitaria,non un gesto umanitario" e ha aggiunto "se fosse possibile rifiutarel'amnistia, l'avrei fatto personalmente" .

Anche i manifestanti ambientalisti di Greenpeacearrestati a settembre, tra i quali l'italiano Cristian D'Alessandro, dovrebberoessere liberati a breve, poiché l'amnistia è stata concessa a condannati per reatiche prevedono meno di 5 anni di reclusione e per reati minoriin attesa di giudizio. La sanatoria dovrebbe interessare circa 25mila persone,soprattutto categorie, quali donne con figli minori, anziani, disabili, donne incinte, poliziotti emilitari.

Forse Maria non ha tutti i torti: con questoprovvedimento Putin chiude le due vicende giudiziarie che, balzate in primapagina in tutto il mondo, avevano sollevato proteste della comunitàinternazionale e imbarazzato la Russia.