Arriva all'Italia una nuova condanna da parte dell'Unione Europea: i genitori devono, secondo un pronunciamento dei giudici di Strasburgo, avere la possibilità e la garanzia di poter scegliere di assegnare ai propri figli anche il solo cognome della madre, addirittura senza che compaia quello paterno. Oggi invece in Italia tale possibilità è di fatto negata da una normativa che secondo i giudici va riformata per uniformare il nostro paese agli altri membri dell'Unione, anche se situazioni del tutto simili a quella italiana si trovano un po' ovunque nel mondo, in primis negli Stati Uniti.

Il caso era stato sollevato dopo che una coppia di coniugi italiani si era vista negare la possibilità di attribuire alla figlia il cognome della madre al posto di quello del padre.

In Italia, ad oggi, al momento della registrazione della nascita presso l'anagrafe, è possibile dare ad un figlio nato all'interno di un matrimonio il solo cognome paterno: esiste da tempo una campagna di sensibilizzazione portata avanti da Equitaly che, datasi un'etichetta molto significativa, "Nel cognome della madre", punta a far modificare la normativa in modo che ad ogni figlio venga assegnato anche il cognome materno. Potrebbe essere preso ad esempio quanto accade in America Latina dove spesso ad ogni neonato viene dato il doppio cognome.

Sicuramente questo pronunciamento in sede europea, con la sentenza che diventerà definitiva entro tre mesi, darà nuovo vigore allo schieramento trasversale che appoggia questa battaglia.