Ucraina, notizie aggiornate ore 15 del 21 febbraio:l'opposizione Euromaidan ha detto sì alle concessioniche il presidente Yanukovich è disposto a fare dopo la nottedi colloqui con le diplomazie europee e russa, ormai necessarie dopoi massacri di questi giorni a Kiev ma anche dopo le sanzioni impostedall'UE, le pressioni staunitensi e le defezioni di reparti dellapolizia in alcune zone del paese a maggioranza europeista e/onazionalista (contro l'attuale governo, ritenuto filo-russo).

Dunque a Kiev è stato firmato l'accordo tra Yanukovic e irappresentanti delle opposizioni, con l'intento di porre un frenoalle violenze: tra i punti salienti, già noti da ieri sera ma cherichiedevano il sì dei dissidenti o almeno della più parte, ci sonole elezioni anticipate (presidenziali e parlamentari), la creazionedi un governo di unità nazionale per gestire l'emergenza, il ritornoalla Costituzione del 2004 così che vengano limitati i poteri delpresidente e del governo.

In un primo momento sembrava che Euromaidan avesse detto no, mapoi è giunta conferma del sì da parte del principale gruppo diopposizione, che prende il nome da Piazza Maidan (Indipendenza) doveda settimane sono presenti i manifestanti e che è teatro degliscontri principali con la polizia del regime.

La conferma è arrivata direttamente da Oleg Tianghnibok,leader nazionalista tra i principali del dissenso a Yanukovich;tuttavia Vitali Klitschko, altro importante esponente delleopposizioni, ha dichiarato che "considerato il bagno di sanguedegli ultimi due giorni, queste concessioni sono insufficienti, credoche Yanukovich dovrebbe lasciare subito il Paese e non tornare maipiù Non abbiamo bisogno di elezioni".

Nel frattempo a Kiev la polizia sta ritirando parte dei repartischierati contro i manifestanti, mentre sono stati liberati i 67poliziotti rapiti ieri.