È stata liberata Chiara, la 36enne che viveva segregata in un'abitazione del quartiere Vomero a Napoli. Il video della liberazione, registrato dalle forze armate, è online.

Chiara viveva segregata in casa da otto anni, questi sono i primi accertamenti degli investigatori.

Al momento è al vaglio l'ipotesi che a tenerla obbligata in casa, sia stata la madre della giovane, aiutata dalla complicità di altre tre persone, tra cui una zia ed il portiere del condominio.

Nel video registrato dalla polizia, al momento della liberazione, si sente un agente esclamare: "Chiara, ti abbiamo salvato", rivolgendosi alla ragazza napoletana di 36 anni.

Chiara però sembra non interessarsi ne degli agenti nei dei pompieri che hanno fatto irruzione nella casa e che, come prima cosa, hanno aperto gli infissi per far entrare un pò di luce e si sono accertati che non fosse legata.

Secondo le prime ricostruzioni, la madre, che ogni tanto le portava del cibo, nell'ultima settimana non si era fatta vedere, tanto è vero che la ragazza, come si vede nelle riprese video, era rannicchiata su se stessa in cerca di qualcosa da mangiare.

Nel video, al momento della liberazione Chiara è apparsa in evidente stato confusionale con sospetto deficit psico-fisico e denutrita.

Chi accusa, parla di una segregazione voluta dalla madre perchè non accettava la figlia e la sua sospetta demenza, anche se Chiara è diplomata ed ancora iscritta all'università.

Chi difende, ripete le parole dell'avvocato della donna, una ex insegnante, e cioè che Chiara era libera di uscire quando voleva ma per sua scelta, ha deciso di non avere più contatti con l'esterno e il sudiciume trovato nell'abitazione si spiega con il fatto che la madre nell'ultima settimana, per motivi di salute, non era riuscita ad andare a trovare la figlia che abitava a poche centinaia di metri da casa sua.

Incredulità e vergogna da parte degli inquilini della ragazza che per tutto questo tempo non si sono accorti di nulla.