Il Segretario di Stato americano John Kerry afferma che i separatisti in Ucraina orientale hanno usato un missile terra-aria proveniente dalla Russia per abbattere l'aereo Malaysia Airlines nell'attentato del 17 luglio.



"E' abbastanza chiaro che questo è un sistema voluto espressamente da quella parte della Russia ancora nelle mani dei separatisti", ha detto Kerry al programma della CNN "State Of The Union" il 20 luglio.



Ha aggiunto inoltre che gli Stati Uniti lavorano "con fiducia" nel governo ucraino, sicuri che quest'ultimo non ha nulla a che vedere con il lanciatore BUK-missile avvistato in prossimità dell'attacco.

Lo stesso che ha ucciso le 298 persone a bordo.



Nel frattempo, l'autoproclamato leader di una regione separatista nella parte orientale dell'Ucraina afferma che le cosiddette scatole nere dell'abbattuto Malaysia Airlines MH17 sono state trovate e saranno date all'Organizzazione internazionale dell'aviazione civile.



Aleksandr Borodai, il sedicente premier auto-proclamato della "Repubblica Donetsk popolare", ha detto in una conferenza stampa a Donetsk tenutasi il 20 luglio, che i separatisti filo-russi sono quelli che sembrano possedere le scatole nere dell'aereo di linea schiantatosi il 17 luglio.



Borodai ha detto che le forze ribelli avevano recuperato "alcune voci, presumibilmente provenienti dalle scatole nere", ed ha detto che sono state consegnate alla città orientale di Donetsk, che è ancora controllata dai separatisti.

Diversi leader separatisti hanno affermato varie volte negli ultimi tre giorni di essere entrati in possesso di una o entrambe le scatole nere. Neanche a dirlo, in seguito hanno negato di avere una di esse. Appare evidente che Mosca sappia molto più di quanto vuole lasciare intendere. Non ci rimane che attendere per capire, adesso, quali saranno le decisioni della Casa Bianca. La situazione di Kiev va facendosi sempre più ingarbugliata.

Le nuove immagini relative all'attacco che ha abbattuto il volo MH17 della Malaysia Airlines sono presenti sul portale video YouTube.