Da attrice ad aspirante terrorista, per Shannon Richardson il passo è stato breve. L'attrice televisiva americana, che ha fatto parte del cast di famose serie come "The Vampires Diaries" o "The Walking Dead", è stata arrestata per aver inviato tre lettere avvelenate, una delle quali indirizzata al presidente degli Stati Uniti, Barack Obama. La donna ha organizzato il tutto affinché la colpa ricadesse sul marito e potesse così vendicarsi della fine del loro matrimonio e del divorzio.

Un piano ben architettato quello dell'attrice. Un anno fa preparò tre lettere destinate non solo a Obama, ma anche all'allora sindaco di New York, Michael Bloomberg e al direttore dell'associazione "Sindaci contro le armi", Mark Glaze. Le missive erano piene di ricina, un potente veleno presente nei semi della pianta Ricinus communis, i cui effetti sono devastanti e non possono essere curati: i sintomi dell'avvelenamento possono manifestarsi anche dopo 12-24 ore, e risultano mortali. La Richardson aveva avvolto la polvere mortale all'interno delle lettere in cui fingeva di essere un maniaco delle armi imbufalito per la campagna portata avanti dal presidente degli Stati Uniti e dal primo cittadino di New York, per limitare l'uso delle armi da parte dei cittadini.

Per fare in modo che la colpa ricadesse sul marito, Nathan Richardson, un veterano esperto in meccanica militare che dopo appena un anno e mezzo di matrimonio aveva chiesto il divorzio, l'attrice ha aperto un conto paypal col nome del coniuge, ha affittato una cassetta postale e ha aperto un indirizzo di posta elettronica sempre utilizzando le generalità del marito. Quindi, una volta preparate le lettere avvelenate, ha stampato gli indirizzi con la stampante del coniuge, imbucando poi le missive nella zona in cui il veterano va a lavorare.

All'inizio, il piano della donna aveva funzionato: Nathan era stato fermato dalla polizia come "persona d'interesse" per delle lettere avvelenate intercettate dalla sicurezza postale. In un secondo momento, però, quando l'Fbi ha ascoltato Shannon Richardson, si è resa conto che la donna era insicura nella sua testimonianza e, una volta messa alle strette, l'attrice è crollata confessando il suo piano. Durante il processo ha affermato che la sua intenzione non era quella di fare del male a qualcuno, ma il giudice non le ha creduto, condannandola a 18 anni di carcere, il minimo per un aspirante terrorista.