Come ogni anno, nel mese di luglio, si svolge l'abituale gara di pesca sportiva "The Big Red", dove i partecipanti hanno il compito di catturare esemplari di tonno rosso, fotografarli e poi rimetterli in mare. Vince chi riesce a pescare l'esemplare più grosso.

Un gruppo di pescatori, iscritti alla gara, giovedì scorso, sono usciti in mare per il consueto allenamento, ma invece di pescare un tonno, agganciato alla canna, si sono trovati uno squalo.

Uno dei pescatori, Sandro Onofaro, ha raccontato che l'evento è stato eccezionale, visto che non si sarebbe mai immaginato di trovarsi attaccato alla lenza un cucciolo di squalo "Mako" di circa un metro. Vero, ribadisce il pescatore, in queste acque ci sono esemplari di squalo, ma sono verdesche, mentre questo non è di certo una specie che vive nelle nostre acque.

Il mako, infatti, è uno squalo che appartiene alla specie dello squalo bianco, molto difficile da incontrare nel mar Mediterraneo. Generalmente si nutre di calamari e di pesci di grosse dimensioni, la sua peculiarità è che riesce a spiccare salti, fuori dall'acqua, fino a 6 metri di altezza.

La pesca straordinaria è avvenuta in alto mare, a circa dieci miglia dalla costa, tra Ostia e Fiumicino, su un fondale di centodieci metri circa. Il cucciolo di squalo Mako è rimasto attaccato alla lenza per qualche minuto e alla fine è riuscito a liberarsi, anche grazie alla manovra agevolata compiuta dai pescatori. Il cucciolo impaurito ha ripreso il largo svanendo all'orizzonte, sotto gli occhi increduli dei pescatori.

E' stato attivato il piano di sicurezza "Allerta squali", raddoppiati i turni di guardia, sia in mare che in terra, dalla Capitaneria di Porto e dalla Guardia Costiera, accentuando i controlli straordinari, soprattutto nei weekend, quando c'è maggior afflusso di bagnanti sulle spiagge del litorale romano.

A coordinare le operazioni  in queste ore c'è il comandante della Capitaneria di Porto Rosario Febbraro, che ha dichiarato: " Non c'è nessun nuovo allarme, voglio tranquillizzare la popolazione romana e i turisti presenti nella nostra zona, le acque e la battigia circostante, saranno costantemente monitorate, per scongiurare eventuali pericoli futuri. Posso affermare che dal giorno dell'avvistamento non sono state rivelate altre presenze di squali nel litorale romano". Febbraro, aggiunge, che secondo la sua esperienza, lo squalo si è già allontanato dalla costa e quest'evento potrebbe trattarsi di un caso isolato, però di certo l'avvistamento non è da sottovalutare, comunque per il momento non ci sono motivi di preoccupazione.

Ma quello di giovedì scorso non è stato un caso isolato, visto che già nell'agosto di due anni fa, nelle acque del litorale romano, era stato avvistato al largo dalla spiaggia dello stabilimento della marina Militare uno squalo verdesca di quasi due metri, gettando nel panico i bagnanti.

Secondo gli esperti, questi casi di avvistamenti degli squali, vicino alle coste, e l'aumento di pesci esotici nel mar Mediterraneo, può dipendere dal riscaldamento delle acque a causa dell'inquinamento.