Si era finto, attraverso Facebook, distrutto dal dolore per la perdita del suo migliore amico, morto a vent'anni dopo essere stato sparato in un occhio. Così Darren Wynne, un irlandese di ventuno anni, ha provato a depistare le indagini della polizia dopo aver ucciso con un colpo a bruciapelo in un occhio, sparato con un fucile a canne mozze, quello che era sempre stato il suo migliore amico, Jamie Lindsay.

Il terribile delitto e i susseguenti messaggi di cordoglio risalgono al mese di aprile e sono comparsi sul social network dopo che il giovane aveva brutalmente ucciso l'amico. Sono frasi brevi di dolore e sofferenza scritte - così doveva sembrare - da un ragazzo che, da poco, aveva perso in maniera terribile, un grande amico. Si va dal classico "mi mancherai", fino allo strappalacrime "eri un fratello per me". Frasi di circostanza per nascondere l'omicidio, far perdere le tracce e allontanare da sé i sospetti della polizia che, però, nel corso delle indagini non si è fatta ingannare e alla fine ha incastrato e arrestato Darren Wynne per l'assassinio dell'amico Jamie.

Il violento omicidio, simile ad un'esecuzione, sarebbe avvenuto per questioni legate alla droga. Stando alla confessione del condannato, Jamie Lindsay, la vittima, aveva minacciato Darren Wynne perché secondo lui aveva fatto sparire alcune piantine di cannabis. Wynne, a quel punto, avrebbe imbracciato il fucile a canne mozze, sparando a bruciapelo in un occhio del ventenne e uccidendolo sul colpo. Secondo il racconto del giovane arrestato, lui aveva preso il fucile solo per spaventare l'amico e dissuaderlo, così, dal continuare con le minacce, ma non l'avrebbe ucciso. Le parole dell'irlandese, però, non devono aver convinto la Corte che, al termine del processo, ha deciso di condannare Darren Wynne all'ergastolo per l'omicidio di quel caro amico fraterno, Jamie Lindsay, di cui tanto aveva pianto la scomparsa su Facebook quando, invece, era stato proprio lui, stando alla sentenza del tribunale, a premere il grilletto e ad ammazzarlo con un colpo secco in un occhio.