Si accanirono come delle belve feroci su un cane indifeso, colpendolo brutalmente e senza pietà con numerose bastonate. Poi, una volta visto il povero animale sfracellare al suolo agonizzante, lo finirono scagliandogli con violenza un grosso sasso sulla testa. Per questo violento episodio di maltrattamento e uccisione di un cane, padre e figlio sono stati identificati nel bresciano e denunciati dai carabinieri. Per loro, potrebbero presto aprirsi le porte del carcere.

Il raccapricciante episodio è avvenuto lo scorso 18 luglio. I due assassini sono stati ripresi nell'atto di uccidere un cane di taglia media, da un escursionista che in quel momento si trovava di passaggio tra Bazena, nella Vallecamonica, e il lago della Vacca. L'uomo, dopo aver immortalato la drammatica scena della mattanza nei confronti della bestiola, ha diffuso le terribili e nitide immagini online. Il popolo del web, gli animalisti e numerose associazioni in difesa degli animali hanno protestato e chiesto l'intervento delle forze dell'ordine affinché rintracciassero i responsabili di quell'ignobile assassinio e li punissero come prevede la legge.

I carabinieri di Breno - provincia di Brescia - hanno esaminato le fotografie scattate dall'escursionista e si sono messi alla ricerca delle due persone che si sono rese protagoniste della brutale uccisione del cane. Le forze dell'ordine sono riuscite a risalire in poco tempo all'identità dei due uomini: padre e figlio rispettivamente di 80 e 49 anni, molto conosciuti a Breno perché sono due mandriani e lavoratori di prodotti caseari. Siccome vivono in un luogo difficile da raggiungere, per i carabinieri è stato piuttosto complicato trovarne la residenza, ma alla fine li hanno beccati e hanno consegnato loro gli atti: gli uomini dell'Arma, infatti, hanno denunciato padre e figlio per maltrattamento ed uccisione di animale. Secondo l'articolo 544 del codice penale, per questo tipo di reato entrambi rischiano la galera, con reclusione che può arrivare fino a 18 mesi.