Miliziani dei jihadisti dell'Isis che sono attivi in Siria e in Iraq reclutano anche bambini di soli dieci anni per addestrarli nei campi. Ma non sono gli unici. Oltre a loro vengono reclutati anche ragazzi di 14 e 15 anni. Questo quello che emerge nel rapporto che è stato consegnato oggi a Ginevra. La commissione indipendente Onu dopo aver letto il rapporto parla anche delle esecuzioni pubbliche, dei martiri, delle amputazioni e delle finte crocifissioni che si ripetono ogni venerdì nella Siria. A quanto dice l'Onu, l'Is obbligherebbe gli abitanti delle zone che sono sotto il suo controllo a partecipare a tutte le esecuzioni che avvengono in pubblico.

Uno spettacolo che è diventato una routine. Il popolo è abituato ormai a vedere decapitazioni e colpi d'arma da fuoco alla testa, corpi che restano in bella mostra per diversi giorni per terrorizzare il resto degli abitanti. Sempre da quanto emerge dalle comunicazioni Onu, si evince che l'Is rappresenta un reale pericolo per i civili e per tutte le altre minoranze che si trovano sotto il suo controllo.

Una commissione di esperti

Tre anni fa è stata istituita una commissione per indagare su tutti i tipi di abusi che vengono commessi in Siria dove oltre 200mila persone hanno perso la vita. La commissione viene guidata da un professore brasiliano, Paulo Pinheiro cui Damasco impedisce di entrare nei territori siriani.

Secondo le interviste emerge come l'esercito siriano continua ad uccidere ogni settimana circa un centinaio di uomini, donne e bambini senza alcuna distinzione. Missili e bombe imballate in fusti vengono repentinamente lanciati nelle zone civili. Inoltre l'Is diffonde le foto di tutti i soldati siriani che vengono catturati, immagini di esecuzioni e delle armi che vengono strappate alla Siria.

Immagini che vengono pubblicate nel forum jiahdista mostrando anche circa una ventina di prigionieri ammanettati mentre altre riprendono i combattenti che giustiziano i diversi soldati del regime. Quando si porrà la parola fine a tutto ciò?